Morto Nino Calarco, storico direttore della Gazzetta del Sud

Lutto nel mondo del giornalismo per la scomparsa di Nino Calarco, per anni direttore della Gazzetta del Sud e già senatore della Repubblica. «Con la scomparsa di Nino Calarco se ne va un pezzo di storia del giornalismo italiano che ha dedicato energia, passione, professionalità e impegno civile a favore della Sicilia e della Calabria».

Lo afferma il consigliere regionale Nicola Irto (Pd) commentando la notizia ed aggiunge «Calarco non è stato solo un giornalista di razza ma anche una personalità eminente che, con doti di equilibrio e lungimiranza, ha contribuito a scrivere la storia del grande giornale che ha diretto e a difendere, da senatore della Repubblica, i diritti e i progetti dei cittadini dell’area dello Stretto, con un meridionalismo propositivo, capace di fare e di sognare. A poco più di un anno dalla scomparsa del presidente Giovanni Morgante, si tratta di un’altra gravissima perdita che colpisce il
mondo della Gazzetta. Ai familiari di Nino Calarco e a tutto il giornale, a cominciare dal direttore Lino Morgante, voglio esprimere i miei sentimenti di cordoglio e di vicinanza».

«Esprimo il mio cordoglio personale e quello di tutti gli imprenditori associati a Confindustria Reggio Calabria per la scomparsa di Nino Calarco. Lo afferma il presidente dell’associazione territoriale degli industriali reggini, Domenico
Vecchio
, appresa la notizia della morte del giornalista messinese. «Calarco è stato un punto di riferimento per l’intera comunità dell’area dello Stretto, un uomo che ha fatto della scrupolosa verifica delle notizie, del rigore professionale e della difesa del Mezzogiorno i punti fondamentali della sua azione. Tra le tante battaglie che ha condotto nei lunghi anni in cui è stato protagonista della scena pubblica, voglio ricordare quella per il ponte sullo Stretto, inteso non come elemento divisivo ma come strumento e opportunità di sviluppo per le nostre regioni. Rivolgo alla sua famiglia e all’intera Gazzetta un pensiero di vicinanza e le più sentite condoglianze».

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