Primo weekend in zona gialla: locali pieni e strade invase dalla folla in tutta Italia

Primo week end in zona gialla in molte regioni italiane e già preoccupano gli assembramenti. Complice il bel tempo, ieri una gran folla si è riversata per le vie del centro e i parchi di Roma, tanta gente anche a Napoli e a Bergamo, dove è dovuto intervenire con un video appello il sindaco Giorgio Gori che ha parlato di «comportamenti stupidi».

Nemmeno a Bari, arancione, si è rinunciato alla passeggiata in centro. Stessa situazione in Sicilia, che è arancione ma sembra gialla. I palermitani hanno approfittato di questa finestra prima del maltempo, atteso per domenica sera, e si sono spostati nelle borgate marinare. 

Primo sabato in zona gialla invece in Piemonte. Tanta gente in centro a Torino ed anche nei parchi nonostante la giornata uggiosa. Quello che preoccupa però è la movida che, incurante del coprifuoco serale, è ricomparsa in alcune aree della città. In particolare, situazioni critiche sono segnalate nella zona di Vanchiglia, tradizionale punto di ritrovo.

Ville storiche, parchi e soprattutto ristoranti sono stati la meta preferita dei romani. Pieno anche il litorale di Ostia. Migliaia di persone si sono riversate nelle strade dello shopping e nei rioni del centro storico, tornando a pranzare nei ristoranti. «Finalmente abbiamo dei dati molto positivi, solo oggi a Roma e provincia i ristoranti hanno registrato circa 5 milioni di euro di incassi», ha affermato Claudio Pica, presidente di Fiepet-Confesercenti di Roma. 

Dalle 18 di ieri chiusi gli accessi al Tridente per l’affollamento. L’assessore alla Sanità alla Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha chiesto il rispetto del distanziamento e l’utilizzo della mascherina altrimenti, ha detto «ci troveremo costretti di nuovo a applicare misure restrittive».

Napoli da ieri mattina lungomare e strade dello shopping, da via Toledo a Chiaia nel centro e da via Scarlatti a via Luca Giordano nella zona collinare, sono state invase da fidanzati, famiglie e gruppi di amici a passeggio, intenti agli acquisti o seduti ai tavolini di bar, trattorie, pizzerie e ristoranti. Tutti o quasi con mascherine, magari abbassate sul naso, ma inevitabilmente assembrati. Ha riaperto persino il Gran caffè Gambrinus, chiuso da novembre scorso. 

Milano nonostante il tempo incerto, in molti hanno affollato la zona più centrale del capoluogo, da piazza Duomo a corso Vittorio Emanuele, da via Dante al Castello Sforzesco. Le vie dello shopping, come corso Buenos Aires, corso Vercelli, corso Garibaldi, sono state affollate, ma non gli esercizi: rare le file e più spesso ambienti vuoti. Non è andata meglio neppure nel cosiddetto ‘Quadrilatero della moda’, da via Monte Napoleone a via della Spiga. Pochissimi in genere gli assembramenti: code solo davanti ad alcuni dei negozi delle più famose catene di fast food, bar e gelaterie. 

Dopo due settimane di zona arancione, tra proteste e polemiche per un ‘declassamento’ ritenuto eccessivo, la Sardegna tornerà ‘in giallo’ da lunedì. Da oggi, invece, in Umbria, la provincia di Perugia e sei comuni del Ternano entrano in zona rossa per quindici giorni. 

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