giovedì,Maggio 2 2024

Orario di lavoro e arretrati, i dipendenti dell’Asp di Reggio in stato d’agitazione

L'annuncio del segretario aggiunto della Cisl Fp: «L'azienda non riconosce i fondamentali diritti dei dipendenti»

Orario di lavoro e arretrati, i dipendenti dell’Asp di Reggio in stato d’agitazione

«A tutt’oggi non si è provveduto ad avviare il percorso per la definizione dell’orario di lavoro aziendale, atto ad uniformare i vari settori aziendali (Ospedali, Dipartimenti, Distretti)». Ad affermarlo in una nota è il segretario della Cisl Fp Giuseppe Rubino.

«Per quanto sopra questo sindacato ha proclamato lo stato d’agitazione e prende atto che nella data del 21/06/2023, successivamente alla proclamazione, il Direttore Generale si pronunciava sui buoni mensa precisando che il ritardo sarebbe stato di “pochi giorni”, proprio ieri si assisteva alla pubblicazione sull’albo pretorio della delibera dei fondi 2010-2022 ma rimangono importanti punti disattesi tra cui il principale riguarda il “fuori controllo” della Piattaforma Gestionale».

«Anche per il mese di Giugno 2023 i lavoratori non si ritrovano gli arretrati attesi ma ancor più grave è che non tutti ricevono lo stesso trattamento, infatti per alcuni di loro si è provveduto all’inserimento delle indennità accessorie, anomalia già segnalata dall’inizio dell’anno. Il 30 giugno scadono le proroghe per i Dipendenti a tempo determinato di cui 71(settantuno) a partita iva e i rimanenti ancora in via di stabilizzazione, Tutto tace e non si sa ancora se inserire in turno queste fondamentali e irrinunciabili risorse».

«Lo stato d’agitazione ha mosso comunque l’interesse della Direzione Strategica che su alcuni punti fondamentali però continua a tacere. Non tacciono però i lavoratori che ancora subiscono disservizi e manchevolezze, non tacciono i reparti che ancora nonostante la graduatoria approvata per le sostituzioni per lunga malattia degli Infermieri, non ricevono alcun rimpiazzo, aumenta il disinteresse per i Professionisti che non manifestano la volontà di operare in un’Azienda che non riconosce i fondamentali diritti dei Dipendenti, la strategia di dire che “tutto va bene” non poteva attecchire, lo sfascio è sotto gli occhi di tutti, chi vuol continuare ad essere cieco, sordo e di parte, lo faccia pure, la CISL FP non sarà complice del degrado» conclude il sindacalista.

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