Reggio, ad Arghillà previste per domani le manovre per distribuire l’acqua tra nord e sud – VIDEO

Questo pomeriggio ancora barricate di spazzatura ad Arghillà nord, periferia nord di Reggio Calabria. La protesta non ha riguardato le montagne di rifiuti che crescono per le strade. Un degrado certamente grave ma che passa in secondo piano quando a mancare è l’acqua in giornate di grande caldo come quelle di queste settimane.

La protesta era già stata inscenata ieri dalle donne del quartiere ed era poi rientrata in vista di un miglioramento della situazione che oggi poi non è stato registrato. A patire sono soprattutto i piani alti, poiché alla penuria di acqua, anche causata da allacci abusivi e sprechi, si aggiungono problemi di pressione e guasti alle pompe e ai tubi.

L’incontro in prefettura

Oggi pomeriggio in prefettura, il prefetto Massimo Mariani, con il capo di gabinetto Marco Oteri, il sindaco ff del Comune di Reggio Paolo Brunetti, con il delegato al servizio Idrico Francesco Barreca e la dirigente di settore Loredana Pace, e il responsabile Sorical Luigi Cassio hanno incontrato una delegazione del coordinamento di quartiere di Arghillà. Il presidente Giovanni Votano è stato accompagnato da Giuseppe Naim, Susanna Quattrone e Paolo Cicciù presidente del Csi reggino. Presente anche Alvino Passalacqua, ex presidente di circoscrizione ed esperto di progettazione idrica che ha sempre supportato il comitato e continua a mettere a servizio la sua esperienza.

Manovre per distribuire l’acqua

«Da venti giorni i piani alti di Arghillà nord non hanno acqua. Una situazione di emergenza che oggi ha riunito le massime autorità per affrontarla insieme. Un segno di attenzione che apprezziamo e che ci fa ben sperare. Siamo fiduciosi, dunque, che questa volta riusciremo a tamponare la situazione e superare quest’estate, distribuendo l’acqua tra le due aree del quartiere, in fasce orarie differenti. Manovre specifiche dovrebbe consentire di distribuire acqua e pressione.

Intanto al serbatoio Alfieri è all’occorrenza affiancato quello di Carbonaro. Resta anche l’ipotesi limite del pozzo privato Penna, in località Sancono a Salice. Tutti rimedi per superare l’estate. È al momento questa, l’unica soluzione perseguibile. Siamo consapevoli che per quella ottimale ci vorrà più tempo. Il tempo della costruzione dei due nuovi pozzi che il Comune ha annunciato. Con essi, in prospettiva, immaginiamo finalmente il nostro tormentato quartiere fuori dall’emergenza idrica». Questo il commento a margine della riunione in prefettura di Giovanni Votano e Giuseppe Naim del coordinamento di quartiere di Arghillà.

Interventi a breve e lungo termine

«Siamo già intervenuti sui guasti alle pompe, che subiscono spesso sbalzi anche dovuti al caldo eccessivo e al sovraccarico, e alle tubazioni vetuste. Se ne sono susseguiti diversi in queste settimane. Problemi che hanno aggravato il quadro già critico di Arghillà. Gli interventi vengono eseguiti tempestivamente ma restano le problematiche della carenza di acqua – servono i due nuovi pozzi che realizzeremo da settembre avendo dovuto attendere l’approvazione del bilancio – e della condizione dei quadri elettrici. Questi sono oltre novanta in tutto il territorio comunale. Gradualmente li stiamo ammodernando. Nel lungo termine, i pozzi assicureranno più acqua, con gli accertamenti che sanzioneranno chi ne fruisce abusivamente, e gli interventi sui quadri elettrici garantiranno maggiori controllo e stabilità dei flussi. Nel breve termine, l’emergenza dovrà essere affrontata con una razionalizzazione dell’acqua assicurata da specifiche manovre». È quanto ha spiegato Francesco Barreca, consigliere comunale delegato al servizio idrico di Reggio Calabria.

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