Reggio, Condera ancora senz’acqua: autobotti «una tantum e senza trasparenza»

È dal 19 luglio che a Condera manca l’acqua. Dopo la segnalazione ricevuta da un gruppo di cittadini il 23 luglio, l’emergenza idrica nel quartiere collinare persiste e la cittadinanza è ormai esasperata.


Il guasto segnalato il 22 luglio


L’amministrazione comunale aveva comunicato un grave guasto alla rete elettrica Enel causa probabile dei disservizi in diverse zone della città tra cui, appunto, anche Condera.
Il comune aveva dichiarato che i tecnici erano al lavoro per risolvere la problematica e ripristinare l’erogazione idrica.
«Da allora il guasto è stato riparato? Chi lo sa! Non c’è modo di parlare con un responsabile. Se si chiama al numero dell’Urp, quando non è occupato o non squilla a vuoto, risponde una gentile signora che non sa assolutamente nulla e che registra solo le segnalazioni» denunciano i cittadini.


Servizio Autobotte «una tantum e senza trasparenza»


«Allo stesso numero si può richiedere il servizio autobotte, che è venuto soltanto due volte – confermano i cittadini – con un mezzo e un agente della polizia penitenziaria ma che ovviamente non poteva bastare per riempire i serbatoi di tutti. Tanto che molti di noi non sono riusciti ad avere neanche un
goccio d’acqua».
Alla richiesta esplicita di tornare «gli operatori ci hanno risposto che esiste una fantomatica lista che devono seguire. Ma sulla base di quali criteri viene stilata questa lista?» si chiedono i cittadini.
E soprattutto non si conoscono gli orari né i giorni in cui il servizio può essere erogato.


«Devono informare quando avverrà la fornitura. La gente non può mica stare in casa h24, senza sapere quando e se l’autobotte verrà, considerato che senz’acqua non si può fare assolutamente nulla e visto che siamo costretti a rifornirci dai parenti per vivere una vita decorosa» rincarano gli abitanti di Condera.
«Non c’è alcuna trasparenza nell’erogazione del servizio e la paura è che ciò vada a favore sempre dell’amico o del compare di turno, visto e considerato che tra di noi ci sono famiglie con minori che non hanno ricevuto neanche l’ombra dell’acqua» proseguono.


La diga del Menta «solo uno slogan»


«L’acqua è un bene primario ma a quanto pare non a Reggio Calabria. È chiaro che quando arriva l’estate con il caldo c’è penuria e scattano i disservizi. Perché non prepararsi prima? La famosa diga del Menta che non doveva più fare mancare l’acqua a nessuno era solo uno slogan» affermano sempre più
amareggiati.


Pronti a denunciare


«Occorre una presa d’atto delle istituzioni e una soluzione, non si può ogni anno ritrovarsi sempre nelle stesse condizioni. E soprattutto – concludono – che i nostri politici abbiano la compiacenza di non far inviare proprio le bollette per un servizio che 6 mesi su 12 non esiste, anche perché non ottempereremo». Inoltre si dichiarano «pronti a presentare un esposto sulla situazione alle autorità».

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