Reggio, l’Amministrazione impegna un milione per gli sgravi sulla Tari

L’amministrazione comunale va incontro ai cittadini nel pagamento della tassa sui rifiuti. Lo farà applicando uno sgravio alle famiglie meno agiate, mettendo sul piatto un milione di risorse proprie, andando ad incidere su circa 10 mila reggini, dalle stime che sono state fatte, pari ad 1/5 (il 20%) dei contribuenti.

«È la prima sostanziale scelta di indirizzo politico dopo l’uscita dal piano di riequilibrio – ha esordito il sindaco Giuseppe Falcomatà, nel corso della conferenza stampa di presentazione a Palazzo San Giorgio -. In questi anni tutti noi abbiamo ripetuto, quasi come fosse un mantra, il fatto che non potevamo incidere sui tributi comunali a causa del piano di riequilibrio. Che aveva come obbligo proprio quello di tenere i tributi locali al massimo delle tariffe proprio perché quelle tariffe poi dovevano andare a essere inserite nel calderone di ripiano di questo debito. E la città si era un po’ abituata ad ascoltare questo mantra. E questo è un grave errore. I cittadini non si devono abituare a situazioni che incidono sulla loro quotidianità. Noi nonostante questo non ci siamo fermati. Oggi in qualche modo possiamo dire di avere attraversato uno dei tanti nostri deserti e come primo provvedimento inserito all’interno del DUP – a conferma che il DUP non è una cosa che si fa perché è un adempimento burocratico – c’è l’idea di città che ha un’amministrazione. Sia nella parte di carattere amministrativo sia nella parte strategica degli indirizzi politici da raggiunti».

Un passaggio, questo, molto caro al primo cittadino che ha voluto rimarcare il fatto che, il provvedimento, inserito nel Dup significa «da un lato che è un obiettivo di mandato, e quindi un obiettivo politico. Ma dice soprattutto che non può e non deve essere qualcosa di carattere episodico, perché la sezione strategica del Dup che è quella che accompagna tutta l’amministrazione per i suoi cinque anni, sei nel nostro, ti dice che devi seguire quella strada».

Naturalmente è un provvedimento che incide su quella parte di città che forse più di tutte ha subito le conseguenze del Piano di riequilibrio, la parte dei nuclei familiari più fragili la parte dei nuclei familiari meno abbienti con maggiori difficoltà.

«È un primo passo – dice Falcomatà che ringrazia chi si è dedicato alla novità e alla sua maggioranza -. Consideriamo quella di oggi la carezza del buon padre di famiglia, che non risolve i problemi, ma che aiuta. L’impegno è quello di fare sempre di più e meglio».

Particolarmente soddisfatto è apparso anche Domenico Battaglia, assessore a Bilancio, Programmazione economica e finanziaria e Tributi: «Veniamo dal Consiglio comunale che ha appena approvato il Documento di programmazione unica 2024/2026 quindi come vedete i contenuti del DUP non sono una mera elencazione di promesse, chimere o cose irrealizzabili. Nel Dup 2023/2025 c’era questa misura di fornire sostegno alle categorie disagiate per far fronte al pagamento dei tributi locali, ecco, l’amministrazione comunale quindi centra questo obiettivo».

Battaglia ha quindi fatto una cronistoria sulla genesi dell’iniziativa, ricordando la delibera di giunta approvata il 12 febbraio scorso che «fissa l’intenzione politica» superato il Piano di riequilibrio, di venire incontro ai cittadini. L’assessore, atteso insieme all’amministrazione dall’approvazione del Bilancio di previsione, in agenda nel consiglio comunale convocato per domani mattina, tira un sospiro di sollievo: «oggi finalmente possiamo dedicare un milione di euro del nostro bilancio, e lo faremo con una forma di contributiva, perché la Tari è una tassa con un determinato gettito. Noi per poter intervenire a favore di una categoria dobbiamo farlo con nostre risorse per compensare il tetto Tari».

Poi Battaglia ha spiegato che sono state individuate nelle “categorie disagiate” quei nuclei familiari con Isee fino a 9500 euro, che avranno una riduzione del 25% che scenderà al 15% con un Isee fino a 15mila euro.

D’Apice: «Sgravi da 25 al 15% in base al calcolo Isee»

Che non sarà un bando che prevede una graduatoria, lo ha chiarito Pierluigi D’Apice, dirigente del settore Tributi, che ha specificato come non c’è necessità di presentarsi il primo giorno per fare la domanda. «Ci saranno trenta giorni di tempo, e forse qualcuno in più, contando le domeniche. Noi partiremo da domani dalle ore 10 per completare il lavoro lunedì 20 maggio a mezzogiorno. Quindi le domande presentate o il primo o l’ultimo giorno sono assolutamente idonee purché in presenza dei requisiti previsti, che sono molto semplici».

Bisogna essere residenti nel comune di Reggio Calabria, avere un’utenza domestica e possedere i requisiti Isee illustrati. Il contributo, come detto, sarà fino al massimo del 25% per le categorie che hanno un reddito più basso e, per il secondo scaglione, fino ad un massimo del 15%. «Noi abbiamo stanziato un milione di euro se le domande saranno in concorrenza – ha chiarito D’Apice -, se invece saranno superiori a questo budget ci sarà una riduzione progressiva, dal venticinque al ventitré, al ventuno e così via».

Secondo le simulazioni fatte fin qui il calcolo per una famiglia con un’abitazione di cento metri quadrati, con quattro figli, prevede uno sgravio di 90/100/120 euro. «Questo è l’orizzonte tecnico. La domanda è semplicissima. Si accede esclusivamente attraverso il portale dedicato o con Spid o con carta d’identità elettronica e seguire le istruzioni con l’inserimento die dati richiesti (n° utenza Tari, dati familiari, etc…).

Mazzotta (Hermes): «A disposizione dei cittadini uno sportello dedicato»

L’avvocato Giuseppe Mazzotta, amministratore di Hermes, ha espresso due considerazioni, la prima di natura tecnica, sottolineando che tutto quanto visto nella simulazione dopo la conferenza stampa sarà già disponibile sul sito istituzionale dell’ente: «qui i cittadini potranno avvalersene e potranno utilizzare questo strumento per richiedere questo sgravio. Come Hermes ci rendiamo conto che in questa prima fase di passaggio ci potranno essere delle difficoltà a richiedere e a renderlo operativo, per cui ci sarà uno sportello dedicato che darà tutte le informazioni richieste ai cittadini che vorranno utilizzarlo e quindi saremo a disposizione affinché effettivamente e concretamente ci si possa avvalere e non ci siano difficoltà tecniche insuperabili laddove magari si tratta anche di persone anziane, persone che hanno difficoltà a ricorrere a questo strumento. Non possiamo sostituirci perché le modalità di funzionamento richiedono di farlo direttamente sul sito, ma da parte nostra li accompagneremo nel modo migliore possibile affinché nessuno perda questa possibilità».

Poi Mazzotta espone la sua seconda considerazione, di carattere più ampio: «In questi due, tre anni, spesso e volentieri abbiamo ricevuto qualche strale perché la pressione che abbiamo esercitato sui cittadini è stata importante. Ma si trattava di recuperare soldi da parte chi non aveva pagato, quindi è una risposta che abbiamo dato soprattutto a chi pagava e a chi non aveva pagato abbiamo ricordato l’importanza. Oggi però cominciamo a cogliere i frutti perché se questo avviene è merito anche di quella pressione».

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