Reggina-Cosenza, striscioni offensivi al “Granillo”. Falcomatà: «Non sono tifosi»

Alcuni striscioni offensivi sono stati appesi nella notte fuori dallo stadio “Granillo” da gruppi del tifo organizzato del Cosenza, a poche ore dall’attesissimo derby contro la Reggina di questa sera. La partita sarà aperta a 1000 spettatori ma, per effetto delle norme anti-Covid, non saranno presenti i tifosi ospiti.

Ferma condanna per l’accaduto è stata espressa dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. «Chi, nella notte, si è reso protagonista di un gesto inqualificabile non è né un tifoso, né uno sportivo, né un ultras – ha detto – La sua bandiera è lo squallore, un’arma puntata contro l’unità della regione che, soprattutto in questo momento, deve essere compatta, granitica, solidale e remare verso un’unica direzione».

«Le divisioni territoriali ed i campanilismi, purtroppo, sono zavorre che hanno impedito, negli ultimi decenni, il reale e concreto sviluppo della Calabria. Ci hanno reso deboli, vulnerabili, estremamente fragili di fronte alle sfide ed alle difficoltà che sempre abbondano nella nostra terra.

Dobbiamo imparare ad essere un unico popolo, un bastione coeso ed invincibile. E dobbiamo farlo ad ogni livello ed in ogni settore della vita sociale, istituzionale e civile».

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