venerdì,Aprile 26 2024

Lazzaro, Crea: «A quando l’attraversamento stabile sul torrente Ferrina?»

Il referente unico dell’Ancadic segnala il grave pericolo cui sono esposti i cittadini utilizzando i varchi di attraversamento trasversali nell’alveo non autorizzati

Lazzaro, Crea: «A quando l’attraversamento stabile sul torrente Ferrina?»

In località Casalotto Ferrina di Lazzaro del comune di Motta San Giovanni, insiste un grave pericolo che si manifesta durante le intense piogge costringendo gli abitanti ad utilizzare i varchi di attraversamento trasversali nell’alveo del torrente Ferrina non autorizzati, che fungono da collegamento tra la strada provinciale –Sp 21- e la località Casalotto Ferrina e viceversa. A segnalarlo è Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic e responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.

«Il responsabile del tempo dell’Ufficio tecnico del Comune di Motta San Giovanni Maria Abbia – racconta Crea – nel mese di gennaio 2019 ha riferito alla competente istituzione attivata dall’Ancadic, che la situazione riguardante il pericoloso attraversamento sul torrente Ferrina risale ad epoca remota. A suo dire in tutti questi anni nessuna amministrazione comunale ha mai affrontato il problema compiutamente per carenza di fondi necessari a finanziare un intervento risolutivo della problematica.

Le opere da realizzare per l’attraversamento sul torrente Ferrina sono molto costose, raggiungerebbero una stima sommaria oltre il milione di euro, il comune di Motta San Giovanni, essendo molto piccolo e con un bilancio risicato, non ha ad oggi, e non ha mai avuto negli anni passati, la capacità finanziaria necessaria per realizzare dette opere. Rileviamo che il tecnico comunale non ricorda però che nel programma triennale delle opere pubbliche del comune di Motta San Giovanni 2015/2017 era stata prevista la somma di 100.000 euro per l’attraversamento stabile del torrente Ferrina e nel programma triennale OO.PP 2017-2018-219 e 2019/2021 tale somma non figura più. Che fine ha fatto?»

Crea precisa che l’Amministrazione comunale «negli anni ‘90 ha provveduto a progettare un’opera stabile di attraversamento sempre sul torrente Ferrina a firma Meliadò, per la quale opera doveva essere rilasciata soltanto l’autorizzazione ambientale. Perciò non è soltanto la mancanza di risorse pubbliche, ma di volontà.

La progettazione di questo ponte dovrebbe essere inclusa in una scala prioritaria di interventi da eseguirsi immediatamente, ebbene questo intervento non risulta inserito tra le opere da realizzare con il contributo complessivo di 1,9 milioni di euro dato dal Ministero dell’Interno, le cui progettazioni sono state già precedentemente finanziate per un totale di 260 mila euro, tantomeno si hanno notizie circa richieste di finanziamenti. Di questa indispensabile opera non se ne parla proprio, mentre i varchi di attraversamento continuano a rimanere aperti e la “spada di Damocle” a pendere sul capo degli abitanti del luogo e non solo del luogo».

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