lunedì,Giugno 17 2024

Santa Caterina, due alberi di bergamotto piantati all’ingresso della stazione ferroviaria

Le piante sono state donate dal presidente del Consorzio del bergamotto all’associazione “Incontriamoci sempre”

Santa Caterina, due alberi di bergamotto piantati all’ingresso della stazione ferroviaria

Due alberi di bergamotto sono stati piantati all’ingresso della stazione ferroviaria di Santa Caterina. Gli alberi sono stati donati all’associazione “Incontriamoci sempre”, dal presidente del Consorzio del bergamotto di Reggio Calabria, nonchè presidente dell’Unionberg Ezio Pizzi.

Durante la cerimonia di messa a dimora delle piante, che ha visto la partecipazione del maestro Alessandro Calcaramo, dei soci Demetrio Giordano e Giovanni Romeo, Pasquale Amato, storico e grande conoscitore ed amante del bergamotto di Reggio Calabria ha così commentato: «Oggi inauguriamo l’istallazione di queste due piante all’ingresso della stazione di Santa Caterina, la più piccola e bella stazione d’Italia.

Leghiamo ancora di più al territorio questa stupenda operazione di recupero della stazione e diamo una caratterizzazione ancora più significativa del rapporto di questa stazione con la zona circostante, perché questo territorio, nella città di Reggio Calabria, è stato tra i primi ad essere “invaso” dal bergamo negli anni dopo il 1750, diventando estensione del primo bergamotteto, quello nato presso Rada Giuchi, odierno lido comunale Genovese Zerbi».

L’operazione di rafforzare ancor più l’identità della stazione con i due alberi di bergamotto di Reggio Calabria – ha continuato – vuole essere anche un invito, a tutti coloro che possono farlo, di tornare a riempire le aiuole della città con alberi di bergamotto di Reggio Calabria, agrume preziosissimo ed unico al mondo, presente in questo territorio in cui, dalla città capoluogo, si è diffuso sulla costa fino a Scilla da una parte e Monasterace dall’altra, diventando l’elemento che caratterizza maggiormente la nostra terra e la differenzia da tutte le altre.

Tutto questo grazie alla grande capacità, con il suo microclima, di dare vita a questo agrume preziosissimo utilizzato in tanti settori: nella profumeria, nella farmaceutica, nella gastronomia, nella pasticceria, nella gelateria e in tutte le arti possibili. Dell’agrume non si distrugge nulla, perché, anche quando non viene utilizzato, il bergamotto diventa un elemento diffusore di profumi come nessun altro agrume riesce a fare.

Ha 350 componenti chimiche, un caso unico in tutto il mondo, per cui si è tentato di coltivarlo in tante altre parti però l’effetto non è stato lo stesso: le componenti chimiche del bergamotto di Reggio Calabria sono quelle date dai frutti di queste piante che vanno da Scilla a Monasterace e che caratterizzano in maniera assoluta il nostro territorio».

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