Alloggi, Albanese: «A giorni l’assegnazione dei primi alloggi»

«Siamo ancora in piazza per protestare contro una non politica della casa che non viene portata avanti dall’amministrazione Falcomatà». È iniziata così, con le parole di Giacomo Marino, presidente di “Un mondo di mondi”, la mattinata a piazza Italia che ha registrato l’ennesima protesta delle associazioni dell’Osservatorio sul disagio abitativo. Una mattinata che si è conclusa però con l’annuncio dell’assessore al patrimonio edilizio, Rocco Albanese, che ha annunciato tra pochi giorni le prime assegnazioni di alloggi.

E in piazza ci sono i volti di persone che abbiamo conosciuto in questi anni: la signora Concetta del rione Ciccarello, con un marito disabile grave che la aspetta a casa in un alloggio al quarto piano assolutamente inadatto ai problemi di salute dell’uomo, dall’altra un cambio casa che non arriva. E poi c’è la famiglia Battaglia, con una figlia minore, pronta ad essere sfrattata dal rione Marconi. Solo due storie tra le tante che caratterizzano un settore quello dell’edilizia dove l’amministrazione lavora a rilento.

Tante sono le rimostranze di chi è in attesa di un cambio alloggio d’urgenza o di chi vive in condizioni di precarietà (basti pensare all’Ex Polveriera di Ciccarello) e attende un tetto sopra la testa.

«Non vengono fatte le verifiche – chiosa Marino – non sappiamo che fine hanno fatto gli 11 milioni di euro del Decreto Reggio. Con l’ultimo caso i fondi del programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, il Comune avrebbe potuto presentare delle proposte di acquisto alloggi e invece ha presentato delle proposte di urbanistica e verde pubblico che non coprono l’esigenza abitativa».

A ribadire la gravità della situazione è Rosalba Marotta dell’Osservatorio: «Siamo qui con gli stessi cartelli da due anni, questa è la prova vivente di problemi che non sono stati minimamente affrontati e che riguardano la parte più debole e più in difficoltà della popolazione. L’amministrazione si deve occupare di tutta la città non solo di una parte. La questione va affrontata prima dello sblocco degli sfratti che da qui a luglio investirà molte altre persone vista la situazione di grave crisi provocata dalla pandemia».

Verso mezzogiorno, terminata la conferenza stampa che a palazzo San Giorgio lo aveva visto tra i protagonisti, scende in piazza l’assessore Albanese. Minuti di scambi verbali molti accesi, con i manifestanti a chiedere spiegazioni.

Da un lato l’assessore sostiene di lavorare a pieno regime e annuncia che dalla prossima settimana già si passerà alle graduatorie e i primi beneficiari raggiungeranno i nuovi alloggi; dall’altro ci sono le tante persone stremate, situazioni diverse ma ugualmente difficili che di parole ne hanno sentite tante volte e che adesso vogliono date certe e non verbi coniugati al futuro.

«La graduatoria va rispettata – chiarisce Albanese – si parte a giorni con l’assegnazione degli alloggi. Abbiamo fatto tre riunioni in commissione: nel giro di otto o dieci giorni si finirà di fare il punto sulla situazione degli alloggi disponibili e si partirà, sia per i casi dell’articolo 31, anche se aspettiamo le disposizioni della Regione Calabria. Stiamo facendo le verifiche una per una».

Sollecito infine l’assessore ha fatto anche il punto sul finanziamento di 11 milioni del Decreto Reggio, «Stiamo aspettando la firma del ministero». Ma poi serviranno dei bandi. Insomma non arriveranno celermente le risposte in questo caso e aggiunge «L’amministratore non farà ghetti. C’è la commissione ala lavoro e chi ha diritto dovrà prima sanare le eventuali morosità esistenti».

Dunque dieci giorni per fare le verifiche ed assegnare gli alloggi. Almeno i primi. Così afferma l’assessore che promette comunicazioni su questo fronte a breve. Dal canto loro le associazioni, in caso di mancato riscontro, come dichiarato, sono pronte a tornare in piazza e far valere a gran voce i loro diritti.

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