Rifiuti, acqua e Imu. A Palazzo San Giorgio mancano circa 30 milioni di euro
Continua a permanere il problema dell'evasione dei tributi. Mancano circa 18 milioni di euro solo per imposte su immobili e tassa sui rifiuti. Il decreto Agosto ha evitato il peggio
Il Comune di Reggio Calabria ha avviato le azioni di recupero coatto delle morosità su rifiuti e acqua. E’ quanto riporta l’edizione odierna di Gazzetta del Sud, secondo cui se non fosse stato per il Decreto Agosto non ci sarebbero state le condizioni per far quadrare i conti di Palazzo San Giorgio.
A mancare sono circa 18 milioni di euro per l’imposta sugli immobili e altrettanti per la tassa sui rifiuti. A questi si sommano quelli relativi alla morosità degli alloggi popolari e delle altre multe come quelle irrogate per violazione del codice della strada e quelle relative al servizio idrico. Nei giorni scorsi sono arrivate le nuove bollette contestate dalle associazioni dei consumatori che puntano il dito contro il sistema basato sui consumi presunti. Su questo, sostiene il quotidiano, si stimano circa 10 milioni di euro di morosità.
«Il Comune dovrà incrementare la velocità di riscossione delle entrate – si legge – Tale condizione rimane l’obiettivo primario da conciliarsi con le condizioni economiche e sociali del territorio nonché con gli effetti economici prodotti dall’attuale emergenza sanitaria. Emerge con determinazione nella programmazione dell’ente l’importante e fondamentale politica di sviluppo del territorio attraverso le linee di finanziamento indicate nella sezione “contributi agli investimenti».
