mercoledì,Maggio 1 2024

Ecolandia, salpa la nave di Teseo in memoria di Giuseppe Spinelli

Nel quartiere di Arghillà inaugurata una struttura multifunzionale nata dal riutilizzo di un bene confiscato

Ecolandia, salpa la nave di Teseo in memoria di Giuseppe Spinelli

All’ambientalista, attivista, scrittore e poeta Giuseppe Spinelli è stata intitolata, nel cuore del parco Ecolandia di Arghillà a Reggio Calabria e nell’occasione della sua inaugurazione, la sala ospitata nella struttura multifunzionale nata dal recupero di un lido balneare confiscato nel 2016 a Marina di San Lorenzo.

«Questa giornata significa molto per noi. È un riconoscimento importante per l’operato di mio padre, per il suo impegno in favore dell’ambiente e della legalità. È una speranza», ha commentato il figlio di Giuseppe, Vincenzo Spinelli.

Giuseppe Spinelli

Imprenditore agricolo, con terreni tra Seminara, San Procopio e Oppido Mamertina, titolare de Le Tre querce, Giuseppe Spinelli per anni aveva insegnato al Nord prima di tornare in Calabria e dedicarsi ai terreni, all’ambiente e all’attivismo civile. Ha coltivato biologicamente nei suoi 28 ettari olivi, agrumi e frutta. Un’attività di grande disturbo per la ‘ndrangheta che pretendeva i suoi terreni per consolidare il dominio nella zona. Ha speso la sua vita per valorizzare e difendere la terra e la meravigliosa Calabria nella quale era tornato e, per questa sua limpida tenacia per questo suo impegno cristallino, ha pagato subendo pressioni, danneggiamenti, incendi e intimidazioni. Lui non si è mai piegato e, fino alla fine, ha sempre denunciato l’accaduto.

La Nave di Teseo

Inaugurata con il nome emblematico Nave di Teseo, che richiama il paradosso di un’entità mutata della sua sostanza ma che resta uguale nella sua forma, tale sala è il frutto di un lavoro sinergico che ha riscattato un luogo di malaffare rendendolo luogo di incontro e crescita civile. Anche la genesi della costruzione è paradigmatica poiché la sua realizzazione ha richiesto una serie di nuovi interventi co-finanziati da Fondazione con il Sud e Fondazione Vismara nell’ambito del progetto Parco SuperAbile e in particolare dell’azione La seconda vita del bene confiscato.

Tutte le parti del vecchio lido sottratto alla mafia sono state valorizzate e, anche se non riutilizzate per questa sala, hanno trovato collocazione funzionale e artistica nel parco.

Un lido smantellato e le parti disseminate nel parco

«Abbiamo riutilizzato ogni parte del lido confiscato, anche se non solo per questa struttura, realizzando con travi e altre parti molte istallazioni nel parco, ricavando panchine, supporti e, ad esempio, anche quest’aula multimediale all’aperto. Abbiamo sparso dappertutto e utilizzato ogni piccola cosa, per diffondere bellezza e speranza e dare a questo spazio di memoria, di una persona che si è sempre spesa per la difesa del creato anche quando ancora non si riconosceva quanto già fosse in pericolo, grande profondità di spirito. Già vediamo giovani, cittadini e cittadine, associazioni riuniti qui a confrontarsi e alimentare occasioni di crescita civile», ha spiegato Gianni Pensabene, presidente del parco Ecolandia.

«Il consorzio Macramè ha ricevuto questo bene in assegnazione dal tribunale Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, nella persona della dottoressa Ornella Pastore. Questa assegnazione comportava lo smontaggio del lido. All’epoca convenimmo che il luogo ideale per la seconda vita del bene fosse il parco Ecolandia di cui eravamo soci. Così abbiamo provveduto anche al trasporto di tutto il materiale.

Un notevole sforzo che ha reso necessari interventi a completamento, poiché non tutti i materiali sono stati riutilizzabili per la struttura, e che ha reso possibile la realizzazione di questa sala multifunzionale. Ad oggi, tuttavia, la struttura manca di parte dell’idea iniziale che prevedeva un “lettering” che richiamasse i temi della legalità su un’opera in ferro esterna e su un’opera da realizzare dal vivo direttamente sulle vetrate dell’immobile. Un’azione coordinata con il nostro partner Dipartimento dArTe Unirc ed il Cric programmata per lo scorso 21 marzo e che, a causa del Covid, non ha avuto luogo», ha raccontato il direttore del consorzio Macramè, Giuseppe Carrozza.

L’altare del maestro Salvatore Abbate

Il parco Ecolandia di Arghillà non si è arricchito solo del bene confiscato e riutilizzato. L’inaugurazione è stata preceduta dalla prima santa messa con l’altare artistico in radica di ulivo donato dalla comunità di Cetraro al Parco. Un innesto che rende l’oasi della Contemplazione un autentico e suggestivo santuario all’aperto. «In questa giornata in cui ricordiamo Giuseppe Spinelli e in cui restituiamo alla collettività un bene confiscato, lo straordinario scenario naturale che ci accoglie incarna in modo particolare un invito a custodire il Creato. Nel suggestivo scorcio che si affaccia sullo Stretto è stato posto questo altare, realizzato dal maestro Salvatore Abbate. Un’opera preziosa che si incastona perfettamente come una perla preziosa in questo spazio di cui ci fa dono la natura, invitandoci alla sua cura», ha sottolineato don Ennio Stamile, referente Libera Calabria, che ha celebrato la Messa con Antonino Calabrò, parroco della chiesa di Sant’Aurelio Vescovo di Arghillà.

Il mandorlo del piccolo Pietro

Nell’occasione, su iniziativa della famiglia Milardi che ha così voluto festeggiare il compleanno del piccolo figlio Pietro, è stato donato e piantato un mandorlo. «Si tratta di virtuosa pratica che sta prendendo piede. Persone che frequentano il parco scelgono di sostenerlo donando un albero in concomitanza con qualche festa di famiglia. Un modo per legare la loro storia a quella di questo luogo», ha concluso il presidente del parco Ecolandia, Giovanni Pensabene.

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