Migranti, Davi: «Destinare i beni confiscati ai poveri»

«In Italia abbiamo beni confiscati di qualsiasi tipo: ville, alberghi, abitazioni, esercizi commerciali. Invece di destinarli ad utilizzi troppo spesso dubbi, potremmo impiegarli per ospitare italiani svantaggiati e impoveriti dalla pandemia, ma anche immigrati».

La proposta è di Klaus Davi, giornalista massmediologo e ambasciatore del Comune di Platì, che poi aggiunge: «Potremmo iniziare da quelli che ci sono in Calabria e in Sicilia, anche considerando che l’emergenza immigrazione riguarda soprattutto il Sud, per poi allargare ad altre regioni. Potrebbero essere affidati a cooperative sociali oppure destinati a famiglie che hanno perso la casa». 

Inoltre, Davi ricorda che – come riportato dalla testata Valori – in 5 anni sono stati operati dallo Stato sequestri di beni mobili e immobili dal valore di circa 20 miliardi di euro.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google