Reggio, cittadinanza onoraria per l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis

Nell’articolato e sostanzioso ordine del giorno della scorsa seduta del Consiglio comunale di Reggio Calabria, è emersa la significativa proposta di conferimento della cittadinanza onoraria all’illustre archeologo e storico dell’arte di fama internazionale Salvatore Settis. Nell’introdurre la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria, il consigliere Giuseppe Giordano ha presentato la figura di Salvatore Settis tracciandone il profilo di enorme caratura professionale.

Il professor Settis, nativo di Rosarno, ha anche avuto una fase formativa al Liceo Classico di Reggio Calabria, per le sue radici familiari reggine, prima di laurearsi in Archeologia classica, a soli 22 anni, alla “Normale” di Pisa, e diventare in poco tempo, con le successive specializzazioni, un prestigioso docente. Viene eletto direttore proprio della Normale nel 1999 e fino al 2010; membro inoltre, del Deutsches Archäologisches Institut, della American Academy of Arts and Sciences, dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia delle Arti del Disegno e del Comitato scientifico dell’European Research Council, nonché Direttore del Getty Center di Los Angeles.

I suoi lavori hanno condizionato la scena nazionale ed internazionale contemporanea, soprattutto nell’ambito di Ecologia e Paesaggio. Nel 2007, l’Università di Padova gli conferisce la laurea honoris causa in Giurisprudenza alla quale si aggiunge, appena un anno dopo, e sempre per la stessa materia, quella dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Altrettanto prestigioso riconoscimento arriva anche a Reggio Calabria nel 2014 quando invece, è l’allora ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, a conferirgli la laurea honoris causa in Architettura dopo una sua lectio magistralis sull’etica dell’architetto ed il restauro del paesaggio.

«Un grosso contributo il suo, all’etica ed all’estetica come valori universali – ha commentato il consigliere Giordano – ulteriormente testimoniate dalla lectio magistralis, in sede di conferimento della laurea ad honorem a Reggio Calabria con un alto messaggio sull’etica della responsabilità nelle professioni ed alla valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente con un richiamo preciso alla necessità, anche per la nostra terra, di un ritorno a quei canoni dell’ambiente e della tutela attivi e non passivi.

Il 9 giugno con la prima votazione è di fatto iniziato l’iter per l’introduzione di un punto fermo, nell’articolo 9 della nostra Costituzione, per il riconoscimento della tutela dell’ambiente e della biodiversità. Possiamo affermare che, seppur in modo indiretto, il lavoro di Settis è stato antesignano e foriero di questo fondamentale provvedimento. Questi tra i motivi che hanno spinto al riconoscimento istituzionale della cittadinanza onoraria ad una personalità, figlia di questa terra, che ha apportato un determinante contributo al mondo culturale internazionale che, con tale benemerenza, solo in minima parte può essere ricambiato».

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