Olimpiadi, quel sogno d’oro di Jacobs che inizia sulla spiaggia di Rosarno

C’è anche un pezzo di Calabria nel trionfo olimpico di Marcell Jacobs, medaglia d’oro italiana nei 100 metri piani ai giochi di Tokyo. Il giovane atleta di Desenzano del Garda ha negli anni mantenuto un forte legame con Rosarno, paese del suo padre putativo, l’avvocato Domenico Secolo.

È proprio lui a raccontare alla Gazzetta del Sud la storia di questo rapporto speciale. «Sin da subito, il bambino si è legato a me in quanto non ha mai conosciuto il padre naturale. Già nell’estate del 2002 Marcell è venuto al mare di Rosarno, dove, sulla spiaggia del Lido Mimosa, correvamo e gareggiavamo: e sino da allora il bambino prometteva bene. Il piccolo Marcell – prosegue l’avvocato Secolo – è stato accolto con affetto dalle mie sorelle in Calabria e da tutti quanti lo hanno conosciuto, anche perché, come peraltro si vede oggi in tv, è sempre stato un bravissimo ragazzo».

L’avvocato Secolo, infine, assicura che Marcell «è legatissimo alla Calabria e a Rosarno, ove spera di tornare presto». Il commissario prefettizio di Rosarno, Antonio Reppucci, manifesta grande compiacimento nell’apprendere che «la medaglia d’oro dei 100 metri abbia instaurato per ragioni di parentela un così profondo vincolo affettivo con la città di Rosarno, dove è tornato spesso, per lui luogo storico e identitario molto importante per la sua crescita. Noi rosarnesi siamo orgogliosi di avere avuto tra noi un ragazzo che si è fatto strada con impegno e fatiche eccezionali, fino a diventare una personalità di rilievo mondiale e la cui prestazione dà lustro alla città di Rosarno».

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