Siderno, aule contese tra scuole. Appello anche al ministro Bianchi: «Si eviti guerra tra poveri»

I presidenti del consiglio dell’istituto “Marconi” di Siderno e del consiglio docenti Albino Barresi hanno scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. La controversia riguarda un accordo tra enti locali, Comune e Città Metropolitana, in merito alla concessione di aule del “Marconi” di Siderno alla Scuola Media Pascoli-Alvaro, senza che l’Istituto Superiore abbia avuto l’opportunità di manifestare la propria decisa opposizione a tale iniziativa.

«Non possiamo non paventare il rischio di una costante “guerra fra poveri” (genitori ed alunni dell’IIS contro genitori ed alunni della scuola Media Pascoli-Alvaro) causata dalle lacune delle istituzioni che, pur avendo avuto molto tempo a disposizione, non hanno messo in atto gli interventi necessari ad evitare l’emergenza strutturale odierna» si legge nella missiva. 

«Come Consiglio d’Istituto abbiamo approvato gli strumenti relativi alla Sicurezza, dopo un attento e scrupoloso monitoraggio sia strutturale che didattico, che ci obbligano a mantenere inalterati i presupposti operativi».

«Come Collegio Docenti evidenziamo che il nostro agire educativo è fortemente motivato e trova solide basi in una struttura che oggi garantisce lo sviluppo di personalità e professionalità. Ci pregiamo di aver costruito, negli anni, un Istituto di altissimo livello per la formazione degli studenti con disabilità che nella nostra scuola trovano accoglienza, personale specializzato, tecnologie, attrezzature dedicate, laboratori innovativi. La perdita degli spazi a favore della scuola media farebbe mancare alla scuola la posizione di punto di riferimento di eccellenza nell’intero territorio per gli alunni H».

«Ci chiediamo – si legge ancora – come sia possibile ignorare le esigenze dell’utenza scolastica laddove è prevista la presenza di 25 disabili, con patologie totalmente differenti l’uno dall’altro che necessitano di spazi previsti dalla normativa inclusiva sulla disabilità; come si possa non tener conto dell’utenza scolastica specificatamente tecnica se i laboratori devono essere trasformati in aule; come si possa ignorare il periodo di emergenza sanitaria che impone misure particolari e speciali per tutelare la salute e l’incolumità degli studenti».

«Questi sono solo alcuni degli interrogativi che poniamo come corpo docenti di una istituzione scolastica che trova la sua origine nella città di Siderno e che ha dovuto attendere oltre 50 anni per la creazione di questa nuova struttura, la quale è stata ed è il fiore all’occhiello per la formazione professionale (Ragionieri e Geometri) di intere generazioni. La prospettiva di privare gli studenti dell’Istituto Marconi degli spazi ad oggi destinati ed utilizzati per la loro formazione professionale e crescita personale ci indigna».

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