lunedì,Maggio 13 2024

Terranova, continuano i disagi per l’Oasi degli asinelli dovuti all’incuria del torrente Razzà

Il presidente ha scritto alla Città metropolitana per evidenziare i danni subiti e per chiedere che si intervenga al più presto per risolvere la situazione che pregiudica anche molti altri proprietari terrieri

Terranova, continuano i disagi per l’Oasi degli asinelli dovuti all’incuria del torrente Razzà

Continuano i disagi per l’associazione “Oasi degli asinelli” di Terranova Sappo Minulio, provocati dall’incuria in cui versa il torrente Razzà. Il presidente Rosario Forgione, facendosi portavoce anche degli altri proprietari terrieri che come lui hanno fondi nelle vicinanze e subiscono gli stessi danni, ha così scritto alla Città metropolitana, nello specifico ai responsabili del settore Pianificazione e Ambiente Pietro Foti e Difesa del suolo e Demanio idrico e fluviale Giuseppe Mezzatesta, per elencare i danni subiti.

«Durante il corso degli anni – si legge nella missiva – gli scriventi hanno subito una serie di danni a terreni, piantagioni, colture e attrezzature in essi presenti a seguito di eventi di maltempo che hanno interessato l’area in cui sono ubicati i terreni oggetto della presente comunicazione. A tale scopo si segnala che, nel periodo 02/2009, 09/2009, 03/2010, 11/2010 11/2011 e 11/2015, a seguito di eventi alluvionali sui terreni di seguito specificati, si sono avuti danni a strutture (segnalati dai funzionari Demanio idrico, fluviale dell’area 10). Il perdurare ed il ripetersi di tali eventi – sottolinea Forgione – è dovuto all’incuria in cui si trova il torrente Razzà che viene lasciato in totale stato di abbandono e gli interventi precedentemente eseguiti non sono stati effettuati a regola d’arte per cui il muro residuo è stato lasciato nel greto del fiume generando impedimento al regolare flusso delle acque.

A valle, a circa 200 metri, sempre nello stesso ponte “cavalcavia”, permane una discarica a cielo aperto e un canneto che ostruisce fortemente il corso del torrente, formando una strettoia ad imbuto, che riduce il letto del fiume a due metri». Forgione, spiega che «lo stesso torrente, nel tratto interessato, traccia il suo percorso tra i comuni di Taurianova e quello di Terranova Sappo Minulio, e l’incostante incuria degli argini e quindi la mancata ripulitura degli stessi, il mancato mantenimento e la errata gestione e/o realizzazione delle opere di contenimento, ha comportato il continuo tracimare del torrente nei terreni in oggetto, provocando ingenti danni a terreni e cose si intima pertanto alla realizzazione delle opere necessarie al non perpetuarsi di tale situazione che mette a rischio non solo la vita dei possidenti ma anche l’incolumità di frequentatori e cittadini.

La mancata manutenzione (in modo particolare la pulizia dai detriti) ha avuto l’effetto di non garantire la corretta regimazione delle acque meteoriche, in modo da evitare danni ai terreni o a cose siti a valle. La conseguenza inevitabile è stata che, a seguito di quanto evidenziato, si è avuto il riversamento, nella mia proprietà, dell’acqua e di tutto ciò che essa trasportava, provocando evidenti fenomeni erosivi, l’accumulo di detriti, lo sradicamento di alcune piante e la dismissione della stessa strada comunale Cantele».

Detto questo, il presidente dell’Oasi degli asinelli, chiede, «vista la ripetitività degli eventi, l’antropizzazione e l’interesse agricolo della zona e il nascere della nuova rete viaria che coinvolge la medesima area (Pedemontana), oltre alla realizzazione di adeguate opere di contenimento delle acque meteoriche (proporzionata ai flussi idrici invernali) opportuna sarebbe da considerarsi la realizzazione di un ponte atto a consentire l’attraversamento del torrente Razzà che colleghi la strada comunale Cantele con la contrada Petromeo (Furnà), onde evitare futuri danni che potrebbero pregiudicare non solo lo stato del territorio, ma addirittura l’incolumità di ignari cittadini».

Forgione chiede inoltre, «la ripulitura, cura, mantenimento e gestione dell’alveo e degli argini del torrente Razzà; lo sbancamento del letto fluviale (che negli anni si è innalzato a tal punto da superare le proprietà limitanti); la realizzazione di un nuovo muro di cinta con adeguato innalzamento dei muri esistenti; la realizzazione di opere di contenimento del torrente; e la realizzazione di opere di viabilità (strade e viadotti e muro di mantenimento)».

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