venerdì,Aprile 26 2024

Povertà, Pizzi: «C’è un’emergenza medica perché l’accesso ai servizi è precluso agli irregolari»

Bilancio di un anno di attività dell’Unità di strada. Delfino: «Lavoriamo per dare un rifugio ai senzatetto»

Povertà, Pizzi: «C’è un’emergenza medica perché l’accesso ai servizi è precluso agli irregolari»

Da un anno attiva sul campo c’è l’unità di strada per le persone senza fissa dimora. Un primo bilancio dell’attività è stato fatto a palazzo San Giorgio. Un’attività a cui sono riservati fino al 2023 quasi 300mila euro.

E sono storie di vita, di persone che hanno rivisto la luce quella che i volontari hanno incontrato in questi mesi. E se, tristemente, Vladimir o Silviu non ce l’hanno fatta, ricordiamo oggi Salim, un senzatetto che grazie ad un intervento riuscirà a salvare almeno uno dei suoi occhi. O la donna nigeriana, intercettata e che grazie anche a “Nuova solidarietà” di Catona, ha ottenuto un risultato educativo importante. O ancora Salvatore, simpatico pensionato che viveva al Girasole, un passato come dipendente amministrativo, ora allocato in un ricovero più degno.

Purtroppo i numeri sono impietosi perché il progetto, secondo le indagini, avrebbe dovuto aiutare 30 dei senzatetto presenti in città. Non erano trenta, ma più del triplo.  Come spiega Leo Pizzi, coordinatore del servizio «Un anno è servito da rodaggio sia rispetto ai punto di partenza che rispetto a quelli di arrivo che c’eravamo dati. Siamo riusciti a intercettare circa 100 presenze, 81 sono state le prese in carico, il 95% delle persone è uomo, in il 5% dei nostri beneficiari e donna. Il 75% è composto da extracomunitari o comunitari non residenti».

Dopo un anno è possibile avere un quadro migliore della situazione: «Sì all’emergenza freddo, sì a quella alimentare ma soprattutto si apre un bisogno di emergenza medica perché l’accesso ai servizi medici è precluso a questo 70% di persone che non è regolare, tranne medicina d’urgenza e pronto soccorso.  Si pone l’esigenza, soprattutto per la piaga dell’alcolismo di interventi che siano più mirati ed accessibili ai più».

L’assessore al welfare, Demetrio Delfino: «Siamo molto contenti dell’attivazione di questo servizio, adesso sono già a 12 mesi che il servizio funzione e dobbiamo dire che è andato a migliorare di mese in mese. Oggi tracciamo un bilancio di questa molto delicata e complessa che il servizio di Unità di strada per persone senza fissa dimora sta facendo con grande professionalità e siamo felici di poter raccontare storie a lieto fine di persone che sono state tolte dalla strada e oggi vivono una vita più dignitosa.

Questo ci inorgoglisce: è una scommessa vinta dall’amministrazione comunale che ha voluto fortemente l’attivazione del servizio che tenteremo di migliorare sempre più.  Anche perché c’è la collaborazione di enti esterni come le associazioni di volontariato, la Caritas, la Croce rossa e in sinergia cercheremo di migliorare sia il servizio ma soprattutto la qualità di vita di tante persone disagiate».

Inverno e freddo si avvicinano e il problema di trovare una sistemazione a chi un tetto non lo ha resta.  «È un servizio che andrà integrato anche come casa per i senza fissa dimora e noi stiamo individuando una struttura da adibire come casa dei senza fissa dimora, così sarà un servizio integrato. La burocrazia è un po’ lenta però contiamo tra qualche mese di avere la struttura, di riqualificarla».

top