Un romanzo scritto da un indagato in “Metameria” scuote la mafia di Pellaro

Un testo bomba dal titolo eloquente ‘Terra Nostra’ (Susini editore) scritto da un indagato di Metameria ristretto in questi mesi ai domiciliari. Si tratta di Salvatore Amato Campolo detto il Geometra , coinvolto nella maxi indagine della Procura di Reggio Calabria. Un romanzo che che l’autore sostiene essere ‘opera di fantasia’. Ma in alcuni episodi sono chiaramente riconoscibili personaggi di primissimo piano.

Il romanzo è dedicato alla figura di Giovanni Romeo titolare di un distributore attorno al quale si snodano le vicende di tre cosche in conflitto tra loro. La cosca vincente dei Macri i cui interessi sono coadiuvati dal boss Romeo ; la cosca perdente dei Ferraro (i cui tre esponenti sono finiti all’ergastolo e quindi rimasta acefala ) e la cosca ‘furba’ dei Tripodi che la sfangano per la loro capacità di ‘agire nell’ombra’ (e trescare con istituzioni…). Pleonastico sottolineare che alcuni maligni abbiano creduto di identificare nel boss Romeo Carmelo Riggio ‘u Rigginu’; nei Macri’ il clan dei Ficara ; nei Ferraro quello dei Barreca mentre i Tripodi sarebbero i Malacrino’. Ma l’autore, e lo ribadiamo, nega a chiare lettere ogni riferimento reale e nonostante i gossip esplosivi, lo ribadisce a più riprese. Ma questo non frena l’attenzione forsennata tra le famiglie mafiose di Reggio sud e lo scambio nervoso di sms tra i vari affiliati e non.

Eppure il libro è disseminato di episodi inequivocabili. Come la relazione fra un esponente di spicco dei Tripodi e una donna del posto particolarmente in vista, culminato in un ormai celeberrimo amplesso nell’orto di casa. La legge è personificata da un pm un po’ spegiudicato pronto a imboscare i dossier se serve allo scopo , ma si riscatta ampiamente con la figura quasi eroica della Marescialla Jessica che invece porta avanti convinta una battaglia per la legalità. E riesce imperterrita a fare arrestare i malviventi facendo trionfare almeno in parte la giustizia. Un capitolo viene anche dedicato a un giornalista (che si legherà sentimentalmente alla marescialla) che indaga sulla famiglia Macri ma che farà una brutta fine : morto ammazzato in un attentato. Sullo sfondo narrativo di discreta qualità sfilano episodi chiave accaduti negli anni a Pellaro Bocale Lazzaro : in primis l’omicidio di un Ferraro(che molti traducono pensano essere Vincenzo Barreca . Episodio criminoso su cui aleggiano numerose congetture , come è noto, in primis per il buio totale a distanza di 20 anni sui complici del killer.

«Un testo che piomba come dinamite, annota Klaus Davi sulle vicende di Pellaro Bocale Lazzaro. Interessate recentemente dalla indagine Metameria che si focalizza però quasi esclusivamente sull’attività criminale della famiglia Barreca e prevalentemente sulle estorsioni portate avanti da questi ultimi per mano del sanguinario boss Peppi’. Ma che tenendo conto dei numerosi OMISSIS di cui e’ affastellato il fascicolo potrebbe avere sviluppi clamorosi. La tesi ìstorica’ del romanzo è ben diversa e a nostro avviso condivisibile : chi gestiva veramente il territorio di Pellaro? Quali famiglia hanno tirato le fila nel settore del prestito ad usura? De narcotraffico? Dell’edilizia? A leggere ‘Terra Nostra’ (per quanto opera di fantasia) certe dinamiche appaiono chiare ed evidenti anche nella indicazione chiara ed inequivocabile della famiglia vincente. Altri passaggi invece si sono sembrati arbitrari e discutibili. Ma scaraventando questo libro proprio nel bel mezzo delle vicende del ‘TRIANGOLO DELLE BERMUDE’ (copy Klaus Davi) Salvatore Amato Campolo e’ riuscito comunque a catalizzare clamorosamente l’attenzione di tutto la citta’ con un ritorno pubblicitario che promette di essere dirompente. Cosa che non e’ riuscito a fare con le sue denunce presentate al momento invano soprattutto indirizzate a uno dei malavitosi raccontati con icastica precisione – seppur metaforicamente – nel libro, che almeno per ora sembrano essere ferme negli archivi giudiziari. Ma solo per ora. Almeno speriamo».

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