Gioia Tauro, il 16enne Antonino Foti è rientrato in Italia dopo l’operazione. «Ha reagito bene ma il percorso è ancora lungo»

Antonino Foti, il 16enne di Gioia Tauro affetto da lesione espansiva parieto tempo talamico destro, con estensione bilaterale, è tornato in Italia, dopo essere stato sottoposto ad un’operazione al cervello in Australia. Vista la gravità delle condizioni in cui versava, al giovane erano stati dati appena 6 mesi di vita e solo una costosa operazione da affrontare in Australia avrebbe potuto salvargli la vita. Dal momento che i genitori non si trovavano nelle condizioni economiche per poter affrontare il viaggio e la costosa operazione, era scattata una gara di solidarietà su Facebook, che ha permesso in pochi giorni di raccogliere la cifra necessaria.

Oggi, i genitori hanno comunicato il loro rientro in Italia, «dove Antonino su interessamento del Prof. Charlie Theo (che lo ha operato, ndr) dovrà seguire radioterapia e chemioterapia presso una struttura da lui raccomandataci per essere seguito nel migliore dei modi. Antonino ha reagito bene dopo l’intervento, si sta riprendendo poco a poco, ma ci vuole tempo, operarlo non significa aver risolto in modo definitivo il problema, il percorso è ancora lungo».

Il papà ha poi voluto sottolineare l’uso che si sta facendo dei soldi raccolti. «Voglio rassicurare alcune persone – ha affermato – che ogni singolo euro inviato a noi con generosità per sottoporre Antonino all’intervento è riservato solo ed esclusivamente a lui, ma dietro l’intervento ci sono anche altre spese mediche come farmaci RM, Tac, fisioterapia che devono essere fatti nel più breve tempo possibile, altrimenti bisognerebbe aspettare mesi e noi in questo frangente non possiamo permettercelo, oltre alle spese per il mantenimento della famiglia.

Questo per spiegarvi l’uso dei soldi da voi generosamente donati, che spesso alcune persone dall’animo sporco pensano per chissà quali fini vengano spesi. Chi ci conosce sa quanto amiamo i nostri figli e la cura e la dedizione che gli abbiamo sempre riservato. Ringrazio le tante persone per bene che mi chiamano giornalmente chiedendomi notizie di mio figlio per sincerarsi sul suo stato di salute, appena ci saranno altre evoluzioni vi terremo aggiornati. Vi chiedo di continuare a pregare per lui in modo da farle salire al cielo».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google