Statale 106, la strada della morte lungo lo Ionio: 5 vittime in un mese

Di Mariassunta Veneziano – Un’arteria fondamentale ma troppo pericolosa. È quello che un intero territorio grida da anni. Lo gridano i cittadini che chiedono sicurezza, lo gridano le morti – troppe – riportate dalle cronache a ritmi da far spavento. Un’eterna denuncia che corre lungo tutta la Statale 106 e che adesso ha trovato sponda anche nel presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Troppi incidenti, troppe vittime. Questo a causa soprattutto del fatto che per la stragrande maggioranza del suo tracciato è a sole due corsie».

Le vittime

Troppi incidenti. Due in un giorno solo a inizio 2022 ed entrambi nel Catanzarese. L’8 gennaio. A Sant’Andrea Apostolo sullo Ionio due persone rimangono ferite in uno scontro tra auto: una – il 74enne Pasquale Varano – muore due giorni dopo in ospedale. Nella stessa giornata, a Stalettì, un impatto tra altre due vetture provoca il ferimento di una donna.

Passano appena due giorni e un nuovo gravissimo incidente sconvolge la comunità di Corigliano-Rossano: Luca Laudone perde la vita a 19 anni dopo essere finito fuori strada con la sua auto. «Sorridente, solare, con lo sguardo rivolto alla vita e al futuro, alla realizzazione di quei sogni personali e professionali in cui credevi. Progettavi, programmavi, ti impegnavi. Un imperfetto che mai avremmo voluto usare, Luca. Il tuo tempo doveva essere il presente ed il futuro. Invece la linea del tempo si è interrotta e ti sei fermato», scrivono sui social i compagni di scuola e gli insegnanti dopo aver appreso la notizia.

Ma il dolore non si ferma. Il dolore corre, lungo la Statale della morte. L’11 gennaio, tre persone rimangono ferite in uno scontro tra i comuni di Stignano e Riace, nel Reggino: una di loro, Aurelio Giorgi di 47 anni, muore più tardi in ospedale. CONTINUA SU LACNEWS24

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