In piazza per la pace, ci sarà anche “Venticinqueaprile Ampa”

Ci sarà anche “Venticinqueaprile Ampa” associazione di meridionale partigiani e antifascisti, all’iniziativa programmata per oggi, dal Coordinamento No War a Reggio Calabria, in piazza Camagna.

Ad annunciarlo una nota dell’Associazione: «Putin ha deciso la guerra. La Russia di Putin ha invaso l’Ucraina. La guerra di Putin, come tutte le guerre, è orrore, è follia allo stato puro. Di Zelenskyj si può (anzi, si deve) pensare e dire tutto quel che si vuole. Anche di Biden e dei capi di governo di molte nazioni, anche del cosiddetto “occidente”, si può (anzi, si deve) dire quel che si vuole. Anche della Nato si può, anzi, si deve dire peste e corna. Ma rimane un fatto dal quale non si può prescindere: questa, l’ultima di una serie infinita di guerre, è la guerra della Russia di Putin».

E questa è e rimane, ad oggi, per l’Associazione “Venticinqueaprile Ampa” la questione centrale.

L’altra questione centrale – è scritto nella nota – è la paralisi dell’Onu, «ridotta ai minimi termini di prestigio e di capacità di iniziativa, per l’azione lucida ed intollerabile, perseguita ininterrottamente per decenni, dagli Usa e dall’Urss, dalla Nato e dal Patto di Varsavia (fino al suo scioglimento), e successivamente dagli Usa e dalla Federazione Russa».

D’altra parte, è il ragionamento dell’associazione, all’Onu tutti gli Stati del pianeta debbono conferire la “sovranità” che consenta all’unica agenzia internazionale, nata e legittimata per queste finalità (sottoscritte peraltro da tutte le nazioni aderenti), di esercitare la forza politica e gli strumenti, anche militari, per affrontare e dirimere positivamente le numerose controversie internazionali, che hanno dato impulso alle innumerevoli “guerre locali”, mai cessate dopo la fine della seconda guerra mondiale.

«Riteniamo non solo grave e inaccettabile la decisione del Parlamento italiano di inviare aiuti militari agli ucraini e di aumentare, nell’ambito degli accordi raggiunti in sede Nato, le spese militari, ma anche incoerente e palesemente contraddittoria con quanto sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione».

Per questo si chiede l’intervento immediato dell’Onu per porre fine agli orrori di questa Guerra, «con un accordo di tregua, che consenta di affrontare e risolvere la grave crisi russo-ucraina, nel rispetto del principio di autodeterminazione dei popoli e delle garanzie di democrazia per le minoranze».

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