domenica,Giugno 16 2024

Locri, un albero per Falcone anche alla primaria “C. Scarfò”

Partecipata manifestazione nel cortile della scuola che ha piantumato una talea e scoperto una targa ricordo aderendo al progetto del ministero della Transizione ecologica

Locri, un albero per Falcone anche alla primaria “C. Scarfò”

Con la piantumazione di un albero e una targa ricordo sulla strage di Capaci del 1992 – in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro – anche la scuola primaria “C. Scarfò” di Locri ha iscritto il proprio nome nel progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e voluto dalla Fondazione, con la piantumazione dell’Albero di Falcone, una “talea” che ha lo stesso genoma della pianta madre, cioè di quel   Ficus Macrophylla Columnaris Magnolioides,  albero sempreverde,  che si trova davanti alla casa di Falcone  e che è diventato simbolo di rivolta e di riscatto.

La manifestazione, denominata appunto “Albero di Falcone” si è svolta nel cortile della scuola primaria alla presenza delle autorità civili e religiose: erano presenti la Dirigente scolastica, Carla Galletta, il Vescovo Oliva, il Tenente Colonnello dei Carabinieri Reparto Biodiversità di Reggio Calabria, il Capitano dei Carabinieri, il Maresciallo Monaco e altri esponenti dell’Arma dei Carabinieri e dei Forestali, il sindaco del comune di Locri Giovanni Calabrese, l’assessore alla Pubblica istruzione  Domenica Bumbaca, il presidente del Consiglio d’Istituto Ornella Monteleone; genitori e rappresentanze di alunni delle altre scuole dell’Istituto “De Amicis Maresca” di Locri.

La giornata – coordinata dalla docente Adriana Varacalli, referente di Educazione Civica e del progetto – è stata arricchita dagli alunni del plesso Scarfò, che con letture di pagine del libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando e riflessioni sulla legalità e sulla giustizia, hanno esaltato la figura di Giovanni Falcone prima e di Borsellino dopo, l’impegno, le vittorie, le sconfitte, l’epilogo.

La manifestazione si è aperta con l’Inno Nazionale e si è chiusa con la canzone “Pensa” di F. Moro.

Ad accompagnare la piantina nella sua crescita una targa ricordo, che vuole essere anche un monito per tutti, chiamati a perseverare negli ideali di giustizia, legalità e libertà che guidarono la vita e le azioni del magistrato ucciso dalla mafia a Capaci nel 1992.

«L’Albero di Falcone fa parte adesso del patrimonio del cortile della scuola e diverrà un “monumento” in ricordo dei nostri Eroi che per i valori di Giustizia e Libertà hanno sacrificato la propria vita» ha detto un’alunna.

Al termine della cerimonia gli alunni e tutti i presenti hanno potuto assistere anche alla dimostrazione di un team di artificieri antisabotaggio e di un’unità cinofila dell’Arma dei Carabinieri.

L’artificiere ha spiegato ai ragazzi come si effettua la bonifica del suolo degli ordigni esplosivi, come si disattivano e si rendono sicuri gli ordigni inesplosi con un robot. Subito dopo il carabiniere cinofilo ha presentato i metodi di addestramento utilizzati per ammaestrare i cuccioli e farli diventare efficienti cani antidroga e ha simulato la ricerca di dosi di stupefacente, che l’olfatto del cane, un dolce esemplare di pastore tedesco ha consentito di ritrovare con rapidità.

L’attività dimostrativa ha suscitato grande entusiasmato tra i ragazzi che hanno tempestato di domande i Carabinieri.

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