Reggio, Ancora Italia Calabria denuncia: «A Pellaro perdite d’acqua e strade groviera»

«È uno scenario visto e rivisto, ma non per questo si finisce mai di stupirsi ed indignarsi. Alla ormai vecchia lista di strade disseminate di buche profonde e perdite d’acqua, nella zona Sud e precisamente a Pellaro, si sono aggiunte negli ultimi giorni le vie San Francesco d’Assisi e vico Scordino». Esordisce così la sezione reggina di Ancora Italia Calabria, denunciando incuria lungo le vie di Pellaro.

«Un dissesto che si traduce in disastro – continua – oltre all’importante spreco d’acqua, i crateri sono così profondi da rischiare di danneggiare seriamente le autovetture in transito; e non andiamo a considerare rallentamenti e deviazioni. Le segnalazioni, i reclami dei cittadini sembrano inascoltati. Alcune zone “fortunate” ottengono rattoppi di breve durata e la gente comune interviene per tentare di limitare i danni, evidenziare crateri, come meglio può, stanca di veder far scempio di questo tesoro costituito dal nostro territorio che, manutenuto e adeguatamente valorizzato, renderebbe al meglio in servizi, bellezza, attrattiva turistica, agibilità, godibilità e crescita nel settore lavorativo.

Una delle tante buche presenti a Pellaro

Questa protratta situazione non fa altro che accrescere malumore e sconforto tra chi vive attorniato da molti disservizi ma, il primo posto della lista è ben meritato dal dissacro di elementi essenziali come l’acqua. Acqua che manca in maniera perpetua nelle case dei contribuenti, acqua che costituisce bene primario ed irrinunciabile, ma che va a perdersi per strada a causa di tubature vecchie e logore che si danneggiano in continuazione. Spesso infatti, gli interventi effettuati non fanno altro che mettere una pezza lì dove c’è un buco strutturale aperto a causa del mancato rifacimento di tali tubature; spesso questi interventi lasciano aperte buche enormi.

Lamentele giungono da ogni rione, ma anche atti concreti di persone che, nel loro essere attivi per e con la società, rappresentano ogni singolo cittadino che subisce il degrado di una città potenzialmente ricca di risorse e bellezza. Il tempo da cui osserviamo una costante decadenza, è ormai troppo. E ci si chiede quando il Comune pensa di intervenire in maniera seria e accurata».

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