Reggio, la denuncia di Ancora Italia: «Anche a Pellaro c’è un “muro del pianto”»

«Anche i cittadini pellaresi hanno il loro “muro del pianto”. Ma mentre a Gerusalemme è un monumento del Tempio sacro, luogo di tradizione e reperto storico visitato ogni anno da migliaia di turisti che vi si recano per depositare i loro desideri e le loro preghiere, qui sembra esprimere il disagio e il malcontento verso un progetto che tarda ad essere realizzato». Così in una nota la segnalazione di Annalisa Barreca, presidente Sezione Ancora Italia di Pellaro

«Nella piazza Municipio a Pellaro, sono cominciati ormai da tempo i lavori per riqualificare uno degli spazi più importanti e centrali del popoloso quartiere a sud della città di Reggio Calabria; all’interno della piazza svettava anche una scultura in memoria del giudice Antonino Scopelliti, che sembra non verrà più riposizionata. I lavori di riqualificazione e valorizzazione erano stati stanziati facendoli rientrare nel finanziamento dei “Patti per il Sud”, per una somma di circa 150 mila euro; parliamo del 2019.

Il progetto, che mira a risistemare anche la pavimentazione, l’aspetto architettonico e la funzionalità di tutti gli elementi che la costituiscono- oltre alle aree verdi che prevedono una rimodulazione con inserimento di altri alberi e arbusti- è stato accolto come importante occasione sotto il profilo sociale, poiché concepito, nel suo sviluppo, funzionale nel soddisfare le esigenze di incontro e socializzazione di giovani e cittadini tutti. Ma, ahimè, il progetto non solo è partito a rilento, ma procede a singhiozzo e ci piacerebbe conoscerne i motivi, visto che il cantiere va avanti ormai da troppo tempo e le recinzioni che lo delimitano appaiono ormai divelte e, consentendone l’accesso a chiunque, ciò potrebbe comportarne un pericolo.

In più le scritte apparse in questi giorni sul grande muro eretto all’interno della piazza (muro di cui non se  ne conosce né capisce il reale scopo ed utilità), pur essendo discutibili come gesto, fanno percepire una tangibile amarezza e sfiducia. Tra l’altro, ieri, a pochi passi dalla piazza, si è svolto il raduno nazionale del Vespa Club d’Italia ed i partecipanti, arrivati da ogni città, hanno perso l’occasione di vedere qualcosa di sistemato e ben tenuto, un punto centrale che dovrebbe caratterizzare (e fare da biglietto da visita assieme al vecchio Municipio) la graziosa Pellaro.

Ci chiediamo pertanto quanto i cittadini pellaresi dovranno ancora aspettare per vedersi restituita l’agibilità e la fruibilità della propria piazza, a cosa si deve questa lentezza nello svolgimento dei lavori e se questi non potevano essere messi in atto con maggiore attenzione e scrupolo».

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