Lavori sulla Sp 29, il comitato “Ci siamo rotti”: «Merito della nostra azione martellante»

L’avvio dei lavori di rifacimento della Sp 29, nel tratto del quadrivio Amato – Ferrandina, conosciuto anche come rotatoria San Bartolo, all’interno dei comuni di Taurianova, Varapodio e Oppido Mamertina, è stato accolto come una vittoria da parte del comitato “Ci siamo rotti” di Oppido, che fin dalla sua costituzione si è sempre battuto affinché questa importante arteria venisse messa in sicurezza.

«Dopo due anni di proteste, a suon di denunce, raccolta firme e manifestazioni popolari, in un lungo braccio di ferro con la Città metropolitana di Reggio Calabria, ieri abbiamo ottenuto un grande risultato, l’inizio dei lavori per il rifacimento integrale della Sp 29, Ferrandina-Amato. È grazie all’azione martellante del nostro Comitato e di chi lo ha sostenuto apertamente – ha dichiarato il portavoce Mariano Mazzullo – che questa strada è stata attenzionata dalla Città metropolitana e resa oggetto di un intervento radicale. Chi non riconosce questo servizio civico, apolitico e gratuito è in malafede o peggio in cerca di consensi».

Il Comitato ha quindi rivolto un plauso a quella che è stata definita «un’azione istituzionale finalmente chiara e netta, ma anche dovuta e attesa da decenni di incuria, che hanno portato questa strada alle condizioni scandalose in cui versa. La battaglia iniziata nel dicembre 2020 ha dimostrato ai cittadini che la lotta per i diritti non è vana, perciò associarsi, serrare le fila e dare battaglia è l’unica via per ottenere il riconoscimento di servizi e diritti imprescindibili. La strada – ha continuato Mazzullo – di vitale collegamento per Oppido e tutto il suo comprensorio è un’arteria vitale che collega la Piana di Gioia Tauro al territorio aspromontano e alle sue ricchezze paesaggistiche, scolastiche e imprenditoriali, ma anche e soprattutto collega il territorio interno all’unico ospedale di zona attivo, quello di Polistena. La battaglia del comitato “Ci siamo rotti” per la viabilità, la sanità e i diritti sociali dei cittadini del comprensorio di Oppido Mamertina non è finita, ma è appena cominciata.

Questo piccolo successo rappresenta un grande punto di partenza e di svolta, poiché il Comitato presterà attenzione alla modalità di esecuzione dei lavori e si prefigge nuovi e più ambiziosi obiettivi, ovvero ottenere innanzitutto la messa in funzione dell’Ospedale di Comunità di Oppido, annunciato quasi un anno fa e mai attivato, a fronte di un PPI attivo scandalosamente solo di giorno. Ma ancora di più il Comitato, in una proficua e operante collaborazione con l’associazione “Progetto Città della Piana”, si propone di ottenere, dopo trenta anni di snaturamento e semi abbandono del progetto, il lotto della Pedemontana che colleghi Oppido ai centri interessati dal tragitto stradale, cioè Cittanova, San Giorgio, Laureana e Taurianova».

Detto questo, il portavoce del Comitato ha voluto ringraziare in modo particolare il consigliere metropolitano Michele Conia, portavoce di due istanze di interrogazione consiliari, le 1.500 persone che hanno firmato la petizione, le sei associazioni oppidesi ed enti locali che hanno aderito e incoraggiato alla protesta, l’associazione “Progetto Città della Piana”, ma soprattutto il sindaco f.f. della Città metropolitana Carmelo Versace.

«Mentre molte figure, anche ai vertici delle istituzioni – ha affermato Mazzullo – ci hanno chiuso la porta in faccia (ricordiamo che esponenti politici locali non hanno neppure firmato la nostra petizione) un ringraziamento del tutto particolare per l’attenzione riposta verso il nostro territorio e la nostra azione popolare va al sindaco f.f. della Città metropolitana Carmelo Versace. Un unicum come rappresentante istituzionale, per aver accolto le istanze del territorio e del comitato “Ci siamo rotti”, senza colori e ragionamenti politici. Il sindaco Versace non solo ci ha accolti, ci ha ascoltati, ci ha rassicurati personalmente e infine si è prodigato personalmente per velocizzare e attuare i lavori di messa in sicurezza della Sp 29, ma ha attuato un nuovo corso politico nella provincia di Reggio: l’attenzione ai movimenti, comitati, associazioni».

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