La Calabria terra di ultracentenari con la dieta della longevità

L’Aspromonte ospita una delle più alte concentrazioni di ultracentenari d’Italia e rappresenta un caso di studio per scienziati da tutto il mondo. Il territorio è protagonista del primo studio randomizzato in Italia sul ruolo di una particolare nutrizione che sposa la scienza e la dieta dei centenari locali, e che verrà condotto nei prossimi 18 mesi dalla Fondazione Valter Longo. Giovedì 14 luglio il Comune di Varapodio (RC) ha ospitato la cerimonia di lancio dello studio che coinvolgerà le comunità dei Comuni di Varapodio, Molochio e Oppido Mamertina e altre aree limitrofe. Oltre a Valter Longo, Direttore del Programma di Ricerca su Longevità e Cancro presso l’IFOM di Milano e Direttore dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California – Davis School of Gerontology di Los Angeles, hanno partecipato tra gli altri: il Sindaco di Varapodio, Orlando Fazzolari; Amalia Bruni, consigliere regionale; Giuseppe Passarino, professore di genetica presso l’Università della Calabria; Antonluca Matarazzo, AD Fondazione Valter Longo Onlus; Romina Inés Cervigni, Responsabile scientifico Fondazione Valter Longo Onlus; Alberto Montesanto, Università della Calabria; Antonella Pellegrino, biologa nutrizionista.

L’evento è stato realizzato con il supporto e patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. A questo proposito il sindaco facente funzione dell’Ente di Palazzo Alvaro ha inviato un messaggio agli organizzatori della Fondazione Valter Longo, letto nell’occasione dal Dottor Domenico Laurendi, Presidente dell’Associazione Italiana Biologi e componente della task force sanità del Comune di Reggio Calabria, esprimendo il più vivo apprezzamento per il progetto proposto. “Il nostro territorio – ha affermato Versace – è orgoglioso di poter accogliere lo studio scientifico proposto dalla Fondazione del Dottor Valter Longo, che ringraziamo per l’attenzione che ha dimostrato nei confronti del borgo di Varapodio e dell’intera area metropolitana. La Città Metropolitana sarà lieta di poter collaborare con il progetto di ricerca della Fondazione sul tema della nutrizione e dei legami connessi alla longevità, rivolgendo un convinto plauso per la capacità di coinvolgere il territorio e le competenze di tanti validi professionisti che operano nel nostro contesto territoriale per l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini”. 

Lo studio è realizzato in collaborazione con la University of Southern California, l’Università della Calabria e l’Università di Palermo. Come dichiarato da Valter Longo, «La Dieta della Longevità è un tipo di alimentazione che unisce i cibi storicamente presenti sulla tavola delle persone più longeve alle scoperte scientifiche degli ultimi 30 anni. L’alto numero di centenari che caratterizza alcuni paesi della Calabria, infatti, suggerisce che la Dieta della Longevità, che cambia con l’età, abbia avuto un ruolo importante nei record di longevità raggiunti da Molochio, Varapodio e alcuni Comuni limitrofi. La Dieta della Longevità prevede soprattutto alimenti di origine vegetale come i legumi, i cereali integrali, verdure, frutta a guscio e altri prodotti locali, tra cui i limoni. Quanto ad alimenti di origine animale, fino ai 65 anni prevede principalmente il consumo di pesce 2-3 volte alla settimana, soprattutto azzurro e di piccole dimensioni, data la miglior qualità nutrizionale e la minor presenza di inquinanti, in particolare di metalli pesanti. Dopo i 65 anni di età, il quantitativo di proteine (ma anche la varietà dei cibi, anche di origine animale) può aumentare, per contrastare la  perdita di massa muscolare e ossea che si ha con l’età. È fondamentale, però, essere seguiti da un nutrizionista come quelli che lavorano per la Fondazione Valter Longo».

Per Amalia Bruni, consigliere regionale, “in una regione come la Calabria dove l’aspettativa di vita è in media di due anni in meno rispetto a quella nazionale e il diabete, l’ipertensione, l’obesità femminile e infantile e le malattie multiple associate sono le più alte d’Italia, il tema della prevenzione attraverso il controllo dei fattori di rischio con l’alimentazione sarà la questione capitale che questa terra dovrà affrontare in maniera sistematica. Il progetto presentato a Varapodio da Valter Longo è nel solco importantissimo da tracciare e diffondere».

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