domenica,Giugno 16 2024

San Luca, conferito il premio “Spiriti liberi calabresi” a Francesca Lagatta e Fabio Macagnino

La giornalista: «Un onore ricevere questo premio, vorrei dedicarlo al paese di San Luca, con l’augurio che possa rifiorire, e ai colleghi giornalisti ogni giorno vessati e imbavagliati»

San Luca, conferito il premio “Spiriti liberi calabresi” a Francesca Lagatta e Fabio Macagnino

di Tonino Raco – L’associazione culturale Spiriti liberi calabresi, presieduta da Pietro Sergi, celebra nel suggestivo borgo di San Luca la libertà di pensiero, conferendo un importante riconoscimento a chi, nella vita di tutti i giorni e tramite il proprio lavoro mette ai primi posti nella scala dei valori l’integrità morale, svincolata da ogni tipo di condizionamento.

Il premio è stato assegnato all’apprezzato cantautore e performer teatrale italo-tedesco Fabio Macagnino, e alla talentuosa giornalista di LaC News 24 Francesca Lagatta.

Un incontro, svoltosi sotto la casa Natale dello scrittore Corrado Alvaro, che ha dato l’opportunità di ribadire dei concetti e dei principi spesso ignorati e che rappresentano manifestazioni fondamentali della libertà individuale, come la libertà di stampa e la libertà d’espressione in generale.

«Spesso mi chiedo se veramente sono libero – spiega Macagnino – probabilmente la libertà consiste anche nel mettere in discussione dei valori consolidati, ma aver ricevuto questo premio probabilmente indica che la direzione intrapresa è quella giusta».

«Giornalisticamente parlando si è davvero liberi quando si ha un solo padrone, che è il lettore» afferma convinta Francesca Lagatta, e a chi le chiede come si immagina la Calabria del futuro risponde fiduciosa portando, nel confronto coi presenti, degli esempi di grandi talenti calabresi le cui opere ed iniziative passano però spesso in secondo piano, non ricevendo la giusta attenzione. 

L’accento è stato infine posto, dal sindaco di San Luca, Bruno Bartolo, sul tema dell’educazione e sulla necessità di continuità nella programmazione predisposta dai dirigenti scolastici che, spiega il sindaco, «dovrebbero prestare il loro servizio per più anni consecutivi, quando invece restano qui un anno al massimo e poi bisogna ricominciare da capo».

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