Bronzi di Riace, Castrizio polemico sui social: «Il cinquantesimo è stata la loro Caporetto» – VIDEO

È un professore Castrizio altamente polemico quello che si è presentato sui social stamattina. Docente di Numismatica Medievale all’università di Messina, Daniele Castrizio ha affidato alla sua pagina Facebook un video al vetriolo, contro alcune note associazioni culturali e la classe dirigente reggina, spiegando quelle che sono, secondo la sua opinione, le ragioni che hanno portato Reggio Calabria alla decadenza.

«Non esiste società civile e libero pensare a Reggio – ha esordito il professore -. È una città decaduta e io ho una ipotesi ragionevole su questo. Alcune associazioni culturali molto importanti mettono in cattedra dilettanti che non hanno mai aperto un libro di archeologia. Serve una classe di gente preparata, perchè non è possibile dare spazio allo stesso modo a chi capisce e a chi no. Siamo circondati da eruditi che sanno tutto. Si premiano persone che affossano la città, si premia il demerito di chi non fa e non lascia fare».

Secondo il professore Castrizio, «non abbiamo consumo culturale, è una città di ignoranti che premiano gli ignoranti. Ora se fanno o meno piazza De Nava nuova a me non cambia nulla, ma è mai possibile che la classe dirigente non abbia altro da pensare se non a Piazza De Nava? Dovrebbero solo vergognarsi. A mio avviso il cinquantenario è stata la Caporetto dei Bronzi, con quattro cretinate inventate a Roma e fatte digerire a Reggio. Bisogna tornare al Pitagorismo, e far fare le cose a chi sa farle».

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