venerdì,Aprile 26 2024

A Reggio e Villa una panchina blu contro il diabete

Sono le prime città della Calabria ad aderire al progetto "Una panchina blu contro il diabete, divulgazione e prevenzione della patologia"

A Reggio e Villa una panchina blu contro il diabete

L’associazione “Uniti verso un nuovo domani… Odv” si occupa di rappresentare i pazienti affetti da diabete e altre patologie croniche, di fornire servizi e sensibilizzare la popolazione sulla conoscenza e la prevenzione di tali patologie, mentre l’Agd “Prof. Renato Caminiti” ha l’impegno prioritario di aiutare i giovani con diabete e le loro famiglie nella gestione dei molteplici e complessi aspetti che riguardano la patologia. Queste due organizzazioni di volontariato, hanno reso possibile il progetto:
“Una panchina blu contro il diabete, divulgazione e prevenzione della patologia”.

La panchina è, da sempre, un punto di ritrovo che accoglie per lo più quella particolare fascia di persone a rischio di diabete. Domani, alle 10, a Reggio Calabria, l’associazione “Uniti verso un nuovo domani… Odv” e l’Agd Prof. Renato Caminiti, saranno presenti al Castello Aragonese e alle 16, alla Clinica Caminiti, piazza Valsesia e piazza Immacolata di Villa San Giovanni, per sensibilizzare la comunità verso la divulgazione e prevenzione del diabete e per installare le panchine blu. Saranno presenti all’inaugurazione, in rappresentanza del patrocinio del comune di Reggio Calabria, il sindaco f.f. Paolo Brunetti, l’assessora Giuggi Palmenta e il consigliere delegato Massimiliano Merenda, oltre alle rappresentanze
sportive della città.

A cura dell’associazione culturale Help verrà effettuato lo screening glicemico e controllo della pressione arteriosa con servizio gratuito nelle vicinanze della panchina nell’apposito punto di screening. Verrà installata una panchina di colore blu in questi luoghi frequentati dai cittadini, perchè il blu è riconosciuto come il colore universale del diabete, perché “riflette il cielo che unisce tutte le nazioni ed è il colore della bandiera delle Nazioni Unite”. Tale installazione diventerà il simbolo della pandemia di diabete e della sua prevenzione anche grazie a due frasi che verranno incise: “Prima di ogni cosa, abbi cura di te stesso” (Joan Brady); “Anche se non lo vedi, il Diabete esiste”.

La lettura delle frasi incise attiverà un meccanismo di allarme nel passante che accoglierà l’invito allo screening. Grazie alla scansione del QR-code che sarà presente nell’installazione si potrà prenotare un semplicissimo controllo della glicemia che rappresenta lo strumento migliore per verificare la presenza della patologia. L’obiettivo è quello di avvicinare il maggior numero di cittadini allo screening preventivo affinché si riduca il rischio di insorgenza della malattia con esordi drastici e individuare per tempo l’insorgenza di questa patologia cronica. Difatti, uno dei problemi maggiori è rappresentato da tutti quei soggetti che già convivono con questa patologia ma che ancora non sanno di averla.

La panchina di colore blu sarà un incentivo in più per individuare tempestivamente questi pazienti al fine di farli entrare nel minor tempo possibile all’interno del circuito delle cure e garantire loro un’ottima qualità della vita. Il colore blu assegnato alla panchina ha proprio lo scopo di intercettare gli sguardi delle persone, di farle avvicinare e, con la presenza costante dei messaggi incisi, far loro sviluppare un senso di apertura alla prevenzione e conoscenza della malattia che oggigiorno colpisce qualsiasi fascia di età, a partire dai bambini fino agli anziani. Ciò comporta una grande influenza della patologia nelle azioni quotidiane: a scuola o nello sport nell’età pediatrica, nel lavoro in età adulta.

Reggio Calabria e Villa San Giovanni sono le prime città della Calabria ad aderire al Progetto Panchina Blu, facendo da capofila ad altre città che hanno aderito al progetto. Oggi giorno la prevenzione è la chiave del benessere dell’individuo e della riorganizzazione del sistema sanitario. I pazienti che soffrono di diabete hanno una vitta piena di difficolta spesso anche di carattere sociale, queste iniziative siano uno spunto di riflessione per la sanità e per la società, per essere vicini ai pazienti.

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