domenica,Aprile 28 2024

A Reggio con l’Unitalsi un natale di gioia e condivisione – VIDEO

Dopo gli anni bui della pandemia, ieri sera il momento della preghiera e della musica per ritrovarsi e festeggiare

A Reggio con l’Unitalsi un natale di gioia e condivisione – VIDEO

«L’Unitalsi è per me come una famiglia da 27 anni. È un’esperienza che considero davvero un dono: ricevi tantissimo e doni tantissimo, senza rendertene conto. È stato bello ritrovarci dopo la pandemia e scoprire che ancora sorridiamo, custoditi come ci sentiamo da Maria in quella Grotta di Lourdes. È una forza per noi questa consapevolezza; ci rende positivi e capaci di trasformare la sofferenza. Perché quando la sofferenza nasce con te, devi riuscire a trasformarla».

Trasformare la sofferenza che può segnare un’esistenza fin dalla nascita in gioia e condivisione: questa la testimonianza di Antonella Muscatello e anche il cuore dell’esperienza dell’Unitalsi, Unione Nazionale Italiana trasporto ammalati a Lourdes e in Santuari Internazionali, che a Reggio Calabria batte da oltre 60 anni. Nella città dello Stretto infatti è nata la prima sottosezione della Calabria e qui ha sede la sezione regionale.

La preghiera e la festa

Dopo lo stop per la pandemia si riprende a festeggiare in Natale con il tradizionale appuntamento del 26 dicembre. Dopo la messa nella chiesa del Santissimo Salvatore di Reggio Calabria, nel salone parrocchiale il momento conviviale. Gioia, condivisione e un clima di festa scandito dagli zampognari di Mosorrofa. Occasioni in cui divertirsi, arricchendo sempre il cuore e lo spirito.

«L’incontro con i nostri amici disabili è sempre uno scambio continuo e bellissimo. L‘Unitalsi, infatti, incentra ma non esaurisce la sua missione sul pellegrinaggio a Lourdes. Noi siamo testimonianza che ogni volta dal pellegrinaggio riparte un percorso che va oltre quei sette giorni per durare tutto l’anno. La carica che ci dà Lourdes è essa stessa forza per continuare il nostro pellegrinaggio nella quotidianità», ha spiegato la presidente dell’Unitalsi di Reggio Calabria, Maria Teresa Arcadi.

La nostra spiritualità nasce nella grotta di Lourdes con una ispirazione mariana che poi trasfondiamo nel volontariato che viviamo e nel servizio che rendiamo durante il pellegrinaggio e durante tutto il resto dell’anno. Tutto ciò che ci muove nasce in quella Grotta. Dunque ogni momento di convivialità si intreccia con la preghiera. È esso stesso preghiera e non potrebbe essere diversamente», ha spiegato ancora la presidente Maria Teresa Arcadi.

Tessere una rete e fare comunità

Dunque pregnante nell’agire dell’Unitalsi la componente spirituale ma forte anche quella sociale. L’associazione è infatti impegnata a tessere una rete con altre associazioni del territorio e a costruire una comunità in cui vivere a pieno sia un’aspirazione alla quale le persone con disabilità non debbano mai rinunciare.

«La nostra associazione deve consentire ai nostri amici di non sentirsi prigionieri della disabilità. Deve arricchire il loro bagaglio di esperienze, come quella culturale dei giorni scorsi. Di recente abbiamo, infatti, sottoscritto un protocollo con il Museo nazionale. In questo anno del cinquantesimo anniversario dei Bronzi di Riace, abbiamo iniziato il nostro giro dalla sala dei Guerrieri ma abbiamo in cantiere anche altre iniziative nel 2023.

Anche gli amici di Mosorrofa, con la loro allegria e la loro musica, in realtà rispondono all’invito da noi rivolto dopo la crispellata alla quale abbiamo partecipato nelle scorse settimane e dopo la quale parte dell’incasso è stato devoluto alla nostra associazione. Ecco l’Unitalsi è anche questo. È sempre incontro nella gioia», ha concluso la presidente dell’Unitalsi di Reggio Calabria, Maria Teresa Arcadi.

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