domenica,Maggio 5 2024

Reggio, Bagnasco presiederà il comitato scientifico dell’Istituto nazionale azzurro

Il presidente Festicini:«Una nomina che è un incoraggiamento a dare sempre di più»

Reggio, Bagnasco presiederà il comitato scientifico dell’Istituto nazionale azzurro

Dopo la numerosa e sentita partecipazione all’evento organizzato dall’Istituto nazionale azzurro a Gallico marina lo scorso 4 dicembre, in occasione l’apertura del nuovo anno istituzionale Ina. 2022/2023 da parte del cardinale Angelo Bagnasco che ha presieduto la santa messa in cui hanno concelebrato s.e. mons. Paolo De Nicolò (vice presidente nazionale Ina e reggente emerito della prefettura della casa pontificia), S.E. Mons. Fabio Fabene (vescovo segretario del dicastero delle Cause dei Santi), M. P. Giulio Cerchietti (officiale del dicastero dei vescovi), Mons. Antonino Vinci (parroco di Santa Maria di Porto Salvo), gli assistenti spirituali Ina. con altri reverendi sacerdoti e che ha visto ben diciassette nuovi ingressi all’interno dell’Ina. sotto la guida del presidente Lorenzo Festicini, adesso un’altra bella notizia.

Bagnasco è stato nominato presidente del comitato scientifico dell’Istituto nazionale azzurro e sostituirà il precedente presidente cardinale. Edwin Frederick O’Brien il quale assumerà la carica di presidente emerito del comitato etico scientifico. «O’Brien, – dichiara Festicini- ha rappresentato per ogni membro dell’istituto, una guida sicura per le tantissime attività svolte in particolar modo in terra santa, dove l’Ina. è stato presente con 7 missioni umanitarie e quest’anno 2023 si prepara per l’ottava missione umanitaria in campo medico. –aggiungendo- Mi faccio portavoce del desiderio di tutti i membri Ina nel ringraziare dal profondo del nostro cuore il Cardinale O’Brien».

«Avere una figura così importante e carismatica all’interno della nostra famiglia, come quella del cardinale Bagnasco – chiude il presidente – mi fa gioire il cuore e mi fa convincere sempre di più che quella intrapresa è la strada giusta. Aiutare chi soffre nel nome del Vangelo è l’obiettivo dell’Istituto e avere un servo di Dio dello spessore del cardinale Bagnasco è un incoraggiamento a dare sempre di più nel mettere con il nostro aiuto sempre Cristo al Centro della vita».

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