“Corredino sospeso” a Reggio, atto vandalico gratuito contro la targa della sede

«È stata ritrovata la targhetta grazie alla preziosa Luce Corrente che è andata a cercarla e l’ha ritrovata sotto al marciapiede». Le parole sono acute e caute, ma non nascondono il disagio di ciò che è accaduto alla sede del Corredino sospeso, ramo dell’associazione Pandora di Reggio, «una rete virtuosa di mamme ma non solo che, volontariamente, si prendono cura di tante mammine e piccolini donando loro tutto ciò che serve, soprattutto, nei primi mesi di vita».

Nottetempo ignoti hanno divelto il cartello in cui si spiegava che il marciapiede della sede non è un punto di raccolta autorizzato. «Qualcuno, approfittando delle vacanze Pasquali, ha compiuto un gesto vile: ha staccato dal muro il pannello saldamente attaccato dove invitavamo con garbo a non abbandonare le donazioni ma a contattarci per farlo nel modo opportuno. Questo appurato oggi è un gesto grave, molto più grave dei tanti episodi che abbiamo subito di abbandono delle donazioni sul marciapiede della nostra sede».

Per fortuna l’episodio è a lieto fine, ma lascia ugualmente l’amaro in bocca, l’incoerenza dell’atto vandalico. «Abbiamo appurato, invece, grazie alla tecnologia che è stata divelta e lanciata, ma dal cono delle riprese non è stato possibile vedere il raggio del lancio fatto da questo “individuo”.

È una di quelle storie che- scrive l’associazione sulla pagina social- da un lato ci riempie di gioia perché ce ne fossero persone come Luce Corrente e dall’altro ci fa capire che l’uragano che pensavamo e speravamo si fosse abbattuto sulla parete della nostra sede ha un volto e tanta rabbia repressa nei confronti di un cartello che gli risuona come dovrebbe fare la sua coscienza. Grazie a tutti per la vicinanza e affetto ricevuti Quello che per molti è un semplice cartello, per noi è rispetto che è uno dei valori del nostro progetto!».

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