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«Mamma, la parola più bella sulle labbra dell’umanità» (Gibran)

Scrittori, poeti e filosofi hanno cercato di dare voce ad un universo di sensazioni incredibili, ma non esiste una formula per possa descrivere l'essere madre

«Mamma, la parola più bella sulle labbra dell’umanità» (Gibran)

Di Elda Musmeci – Avete mai provato a scrivere la parola ‘mamma’ sui motori di ricerca? Google vi porterà la citazione del vocabolario che identifica: «Madre, in rapporto esclusivo alla prole, e con una intensa accentuazione affettiva». Figurativamente, la descrive come «dispensatrice di protezione o di richiami affettivi prepotenti, ancestrali».

Sigmund Freud ha interpretato la relazione del bambino con la madre come motivazione secondaria. Essa è deputata a soddisfare i bisogni che gli psicanalisti definiscono primari. La madre rappresenta l’oggetto su cui il bambino può scaricare le tensioni provenienti dall’accumulo d’energia dei bisogni primari non soddisfatti.

Ma cosa significa realmente mamma, essere mamma…?

Quando una donna diventa mamma la sua vita cambia. Aumentano le gioie, le emozioni, l’amore, ma anche i pensieri, le responsabilità e le preoccupazioni. E oltre ad essere mamme si è anche compagne, mogli, lavoratrici, casalinghe, infermiere, autiste, cantastorie, regine del multitasking. La maternità assume mille significati e sfumature differenti, emozioni che non si sono mai provate prima.

Essere madre significa cambiare la propria vita, il proprio tempo e il proprio modo di pensare per i propri figli. Significa dare tutto il cuore e tutte le forze ogni giorno per far andare avanti i propri figli e insegnare loro a vivere. Significa avere una ragion d’essere per il resto della vita.


Cosa vuol dire essere una buona madre? Esiste forse un vademecum?


Un pediatra potrebbe semplicemente rispondere che una madre sufficientemente buona è colei che sa istintivamente come accudire suo figlio. Che ascolta il proprio istinto, l’intuizione, che è creativa e segue i bisogni del bambino.


Ma cosa è una mamma?

Se questa domanda fosse posta ad un bambino potrebbe paragonarla a un super eroe. Ma la realtà è che spesso dietro tanti sorrisi esistono pianti e sofferenze. Una mamma è una donna che piange di nascosto in bagno, che sfoga la rabbia o la frustrazione urlando con la faccia sul cuscino. È a volte una donna che annulla la sua esistenza per noi e ogni tanto si ricorda che esiste anche lei.
Una mamma non è solo chi ti accudisce ed esaudisce le nostre richieste o i nostri desideri. E’ anche chi sa dire di no. Per farci crescere. Per farci diventare una brava persona.


Essere mamma è difficile, fisicamente ed emotivamente. Le preoccupazioni iniziano ancor prima dell’arrivo di un bambino. Tali sensazioni non lasceranno mai più il cuore di una madre, a prescindere da quanto grande sia il figlio. E a volte il destino può metterle davanti ad alcuni ostacoli più ardui, contro i quali non può che rimboccarsi le maniche e farsi coraggio. Una mamma è forte anche nei momenti più
complicati, è il pilastro su cui tutta la famiglia può sempre contare.


Ci sono madri opprimenti, ossessivamente presenti, a distanza. Madri a distanza come le tante donne migranti che lasciano i figli nel paese d’origine. Ci sono madri che magari non ti hanno avuto nove mesi in pancia ma vi hanno desiderato talmente tanto che hanno combattuto per voi pur di avervi al loro fianco. Ci sono madri che adottano a distanza figli o addirittura altre mamme in difficoltà che vivono magari in
zone di guerra o di povertà.


La maternità ha tante forme e sfumature. Spiegare a parole cosa significhi davvero la maternità è un compito arduo. Dietro una semplice carezza, un gesto affettuoso e persino un rimprovero si celano mille emozioni che non si possono descrivere. Nei secoli, in molti ci hanno provato. Scrittori, poeti e filosofi hanno cercato di dare voce ad un universo di sensazioni incredibili, di esperienze che non hanno eguali. Non esiste un’equazione algebrica o una sistema scientificamente provato che possa parlare o descrivere l’essere madri o l’amore verso i figli.


Chi è allora la brava madre? Come si fa a sapere di esserlo? La risposta credo si possa trovare negli occhi dei vostri figli. Nei loro baci e anche nei loro capricci.

Personalmente, e chiedo scusa per tale considerazione, mi affido alla ‘teoria’, passatemi il termine, creata da mio figlio, augurando a tutte le mamme, biologiche e non, di trovare la loro ‘formula matematica’ in ogni battito del loro cuore.

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