lunedì,Aprile 29 2024

Reggio, Fisi: «Richieste illegittime dell’Hermes, presenteremo esposto»

La Federazioni Italiana Sindacati Intercategoriali interviene in merito alla richiesta di pagamenti ampiamente prescritti

Reggio, Fisi: «Richieste illegittime dell’Hermes, presenteremo esposto»

«L’Hermes colpisce ancora. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che la società di riscossione tributi per conto del Comune di Reggio Calabria, stia procedendo, indiscriminatamente, ad inoltrare ai contribuenti richieste di pagamenti per tributi ampiamente prescritti o addirittura già versati. Ma la temerarietà della società si spinge oltre, ossia avviare, attraverso Agenzia delle Entrate-Riscossione, le procedure esecutive di detti crediti con l’emissione di cartelle esattoriali» E’ quanto si legge in una nota della Federazioni Italiana Sindacati Intercategoriali.
«Ecco che per i contribuenti, gratuitamente vessati, si aprono le porte della “città dolente dantesca”, ossia una processione verso gli uffici della stessa Hermes per sperare di vedere annullate queste richieste illegittime. Annullamento, però, tutt’altro che semplice, dal momento che per poter accedere agli sportelli bisogna munirsi di appuntamento, che ufficialmente si potrebbe ottenere tramite prenotazione telefonica o per invio email, ma che concretamente ci si procura solo ed unicamente recandosi in presenza presso il front office, poiché i due mezzi di prenotazione risultano, di fatto, inutilizzabili» prosegue la nota.
«Dopo una fila interminabile si conquista finalmente l’agognato appuntamento, fissato nella migliore delle ipotesi ad almeno un mese di distanza, decorso che il più delle volte risulta ulteriormente gravoso dal momento che l’istanza in autotutela non interrompe i termini di prescrizione, costringendo, quindi, il contribuente a dover ricorrere comunque all’azione legale.
Il tutto per ottenere dal giudice una conferma di prescrizione di un debito non dovuto.
A questo punto ci si chiede: in una era dove l’informatizzazione fa da padrona, come è possibile che “errori” così madornali siano presenti in fatturazioni emesse da cervelloni computerizzati?
Ma, soprattutto, in una società civilizzata, quale si professa la nostra, come è possibile che la tracotanza, tinta a tratti da ignoranza, di una pubblica amministrazione debba avere ripercussioni e conseguenze vessatorie solo sui contribuenti ( a cui corre un pensiero particolare se anziani o soggetti in difficoltà) facendoli piombare in una spirale da incubo?
Purtroppo, non ci è dato avere una risposta esaustiva, al momento.
Tuttavia, stante il perdurarsi ormai consolidato di queste negligenze, il FISI, nella persona dell’avv. Caterina Rosaci, responsabile legale per la Provincia di Reggio di Calabria, nell’interesse dei lavoratori, pensionati e cittadini tutti, presenterà un esposto alla Magistratura affinché accerti eventuali responsabilità sia da parte dei dirigenti di settore che da parte del personale ammnistrativo».

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