domenica,Aprile 28 2024

Reggio, a Bocale riapre l’ex scuola e nasce il primo Polo d’Infanzia “Giochiamo a crescere”

Il percorso progettuale di Giochiamo a crescere nasce dalla costituzione di un partenariato caratterizzato dalla contaminazione di diverse esperienze

Reggio, a Bocale riapre l’ex scuola e nasce il primo Polo d’Infanzia “Giochiamo a crescere”

Il Consorzio Macramè è lieto di annunciare l’inaugurazione del primo Polo d’Infanzia Giochiamo a crescere per giovedì 22 giugno, ore 10:30, presso l’ex scuola di Via Nazionale Bocale Pellaro (Reggio Calabria). Il Polo d’Infanzia nasce grazie al progetto Giochiamo a crescere, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.


Il Progetto Giochiamo a crescere (GAC)


Il percorso progettuale di Giochiamo a crescere nasce dalla costituzione di un partenariato caratterizzato dalla contaminazione di diverse esperienze (pubblico/no-profit/università) con l’obiettivo di “ri-disegnare” politiche territoriali per l’infanzia. L’idea progettuale trova forza nella consolidata esperienza del Consorzio Macramè in gestione e programmazione di interventi nell’area delle politiche sociali. GAC nasce dalla necessità di innovazione dei servizi e dalla volontà di aggregare diverse “storie” presenti nei territori che nel corso degli anni si sono rese protagoniste di azioni di contrasto alla povertà educativa minorile.


I dati in Calabria: 19 euro per ogni bambino a Reggio Calabria


La Calabria è al penultimo posto per numero di servizi per l’infanzia e asili nido ed ultima per servizi socio- educativi rivolti allo 0-2, a fronte di una popolazione di età 0-6 di circa 29mila residenti (ISTAT 2018). Se confrontiamo la spesa pro-capite di alcuni Comuni capoluogo calabresi si va da Reggio Calabria – 19 € per bambino, a Catanzaro – 38 €, a Vibo Valentia – 46 €; valori estremamente al disotto della media dei parametri nazionali. Oggi l’offerta di asili e nidi, sia pubblici sia privati, copre solo il 2,8% dei bambini, a fronte del target stabilito dall’UE che fissa a 33% il tasso dei piccoli fino a 3 anni che dovrebbero frequentare l’asilo nido.


Contro la povertà educativa la forza della comunità educante


La situazione sopra descritta incide in uno scenario complesso: condizioni economiche delle famiglie;
aumento delle situazioni di svantaggio e vulnerabilità dei bambini; esigenze di conciliazione dei tempi di
vita-lavoro (con un impatto negativo soprattutto sull’occupazione femminile); riduzione delle risorse
economiche di natura pubblica; “povertà educativa” che è, soprattutto povertà di relazioni, isolamento,
carenza di servizi, di opportunità educative e di apprendimento non formale. Giochiamo a crescere
interviene proprio per dare forza ai territori e alle comunità nel ricostruire relazioni, rieducare alle
emozioni, rimettere il bambino al centro, concependo i Poli d’Infanzia non come spazi di “parcheggio” ma
luoghi da vivere insieme.


Il Polo d’Infanzia come luogo della comunità


Dopo 10 anni di chiusura, riaprirà i cancelli la ex scuola comunale di Bocale Pellaro, restituendo alla
comunità uno spazio pensato e progettato per bambini da zero a sei anni e a supporto di genitori e famiglie che contribuirà concretamente a implementare l’offerta pubblica di servizi dedicati all’infanzia. Il Polo sperimenterà il modello educativo GAC (Giochiamo a crescere), co-progettato e sperimentato all’interno del progetto, concepito in aree e attività rivolte a genitori, operatori e bambini. GAC porta in sé i valori di “restituzione” e “autodeterminazione” dei territori e dei cittadini che, oltre a fruire di un nuovo servizio, saranno protagonisti di una politica di co-gestione dei Poli. Le azioni di attivazione della comunità educante con la diffusione del metodo ed il coinvolgimento delle famiglie, non solo come beneficiarie, ma soprattutto come protagoniste di un processo di empowerment culturale, rappresentano il cuore del progetto.

Quello di Bocale il primo di tre Poli


Quello di Bocale è solo il primo di 3 poli previsti dentro il progetto (di prossima apertura quelli di
Taurianova, sempre in un bene comunale, e Gioiosa Ionica, in un bene confiscato) e prende vita grazie a un fitto partenariato che vede il coinvolgimento di università, associazioni e organizzazioni con una consolidata esperienza su educazione e infanzia.
A Reggio Calabria è il risultato virtuoso dell’alleanza con l’amministrazione comunale, che nel 2019 ha
creduto nel progetto aderendo al partenariato e nel 2021 lo ha confermato ed in conseguenza messo a
disposizione l’immobile quale bene comunale di interesse pubblico e generale.

Ricordiamo a questo proposito che la ex scuola di Bocale era inutilizzata da oltre 10 anni anche a causa di
complicate vicende burocratiche che grazie alla sinergia tra il consorzio Macramè e gli uffici comunali
preposti, sono state tutte risolte. L’inaugurazione è pertanto frutto di un virtuoso percorso di
collaborazione reso possibile da un lato dalla volontà dell’amministrazione e dei suoi assessorati al Welfare
e all’Istruzione, e dall’altro dal prezioso apporto dell’Istituto comprensivo “Cassiodoro-Don Bosco”.


L’inaugurazione e da settembre le attività a regime


Al taglio del nastro saranno presenti insieme al Presidente del Consorzio Macramè Gianni Pensabene, il
Sindaco Paolo Brunetti, gli assessori Demetrio Delfino e Lucia Anita Nucera, la dirigente scolastica del IC Cassiodoro Don Bosco Eva Nicolò e Margherita Vertolomo per il progetto GAC
.
Dopo gli open-day del mese di maggio, le attività del Polo sono partite e sono tuttora in corso con
un’equipe di operatrici specializzate e con i primi inserimenti di bambini. Dopo l’estate un avviso pubblico
indicherà modalità e termini di adesione per la nuova annualità.
La cittadinanza e gli organi di stampa sono invitati a partecipare.

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