mercoledì,Maggio 1 2024

SAPORE DI SALE | Solstizio d’estate al Planetario: occhi al cielo per il pianeta dell’amore

Stasera al Planetario Pythagoras la premiazione del concorso nazionale “M’illumino di meno”, interventi, musica e osservazione astronomica di Luna, Marte e Venere

SAPORE DI SALE | Solstizio d’estate al Planetario: occhi al cielo per il pianeta dell’amore

E quindi uscimmo a riveder le stelle. Anzi i pianeti. Perché stasera il cielo, ai visitatori del Planetario Pythagoras, in occasione dell’iniziativa “Solstizio d’estate 2023, nel segno dei giovani”, promette una visione perfetta non solo del nostro satellite, la Luna, ma anche di Marte e Venere, il pianeta dell’amore. L’osservazione astronomica sarà il coronamento di un pomeriggio all’insegna di importanti interventi, come la conferenza dell’astronoma Ginevra Trinchieri dell’Osservatorio di Brera e la premiazione del Concorso nazionale “M’illumino di meno” che ha coinvolto tutte le scuole d’Italia.

Solstizio d’estate e Settimana dell’Astronomia

Quella del solstizio d’estate è un’iniziativa «inserita all’interno di un programma nazionale più ampio che è la Settimana nazionale dell’astronomia» spiega la responsabile scientifica del Planetario, Angela Misiano.

«Dal 2018, infatti questa struttura è inserita all’interno di un protocollo d’intesa tra ministero e Società astronomica italiana, una società scientifica e non un’associazione, mi preme sottolinearlo, che gestisce il planetario quale struttura, appunto, abilitata per la didattica e la diffusione della cultura scientifica» sottolinea la Misiano.

«Il ministero stesso ha proposto che all’interno della Settimana dell’astronomia, giunta ormai alla 23sima edizione, ci fossero tre momenti importanti: le Olimpiadi, oggi Campionati, il premio Schiaparelli gestito dalla SAIT e dall’istituto nazionale di astrofisica di Brera e il Concorso nazionale “M’illumino di meno”. I campionati e il premio vengono svolti ad aprile – prosegue la responsabile del Planetario, ricordando che il prossimo anno saranno ospitati a Reggio Calabria – dopo il passaggio di fiaccola avvenuto ad aprile. Il concorso invece si svolge a giugno ed è parte integrante della XXIII edizione della settimana nazionale dell’astronomia».

M’Illumino di meno

Quest’anno la partecipazione al concorso nazionale, bandito da ministero dell’Istruzione e Società astronomica italiana, in sinergia con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, «a differenza dello scorso anno in cui c’è stata una distribuzione uniforme su tutto il territorio nazionale – aggiunge la Misiano – ha visto una partecipazione massiccia delle scuole del Centro e del Sud Italia».

«Abbiamo ricevuto ben 2.500 schede di rilevamento. E questa grande partecipazione è una cosa molto importante, perché il fine del concorso è quello di stimolare la sensibilità dei partecipanti, soprattutto dei giovani, sul tema dell’inquinamento luminoso, poichè il cielo è qualcosa da salvaguardare, da tutti noi».

Nello stesso senso, dopo i saluti delle autorità, «si svolgerà il mio breve intervento su quello che rappresenta il passaggio astronomico del solstizio d’estate e la relazione dell’astronoma Ginevra Trinchieri che parlerà “del cielo oltre”, quel cielo appunto che noi dalla città non possiamo vedere a causa dell’inquinamento luminoso».

Quindi, sarà la volta delle premiazioni delle scuole vincitrici, tra secondarie di primo e di secondo grado, «con ben cinque terzi premi ex aequo, oltre ai primi e secondi premi, molti dei quali assegnati agli istituti reggini che quest’anno hanno avuto un vero e proprio exploit».

In collegamento da remoto le scuole che non hanno potuto partecipare, a causa della concomitanza degli esami di Stato, fissati proprio il 21 giugno, e un gradevole intermezzo musicale a cura del maestro Alessandro Santacaterina.

E quindi uscimmo a riveder la Luna, Marte e Venere

Dulcis in fundo, l’osservazione astronomica realizzata grazie agli strumenti e all’ausilio dello staff del Planetario.

Secondo le simulazioni, spiegano dallo staff, «già dopo il tramonto del sole sarà visibile Venere, dopo un’oretta Marte, quasi accanto a Venere, e poi la Luna».

Nel momento in cui è prevista l’osservazione, dunque, l’orizzonte visto dal Planetario dovrebbe regalare una visuale perfetta con «in alto a sinistra Marte, la Luna a destra e al centro un pianeta Venere molto luminoso».

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