A Terranova un focus sull’innovazione tecnologica per la rinascita dei piccoli borghi

“Se vuoi essere visto devi farti vedere”… Può sembrare un facile slogan di marketing per incentivare e spronare coloro che hanno tanto da far vedere. Se questa frase la associamo a una città, è l’occasione, invece, per porsi qualche domanda e provare a delineare una risposta che sia percorribile a livello pratico. Ci ha pensato la Società Benefit “Before 1783”, con sede a Terranova Sappo Minulio, per tramite di Massimo Malivindi (socio) e dell’amministratrice Carmela Malivindi, a impostare un giorno di vera formazione proprio a Terranova, lo scorso 18 agosto. L’iniziativa, che prende il nome di “Terranova Digital Fest”, alla sua prima edizione, ha goduto del partenariato del Comune di Terranova, guidato dal sindaco Ettore Tigani, del GALBaTiR e del Forum Permanente del Mediterraneo.

L’evento è stato moralmente patrocinato dalla Regione Calabria e dai comuni di Cittanova, Molochio, Scido, Seminara, Taurianova e Varapodio. Focus principale, l’innovazione tecnologica per la rinascita dei piccoli borghi. Una giornata culturalmente elevata che spicca nel ricco programma estivo terranovese per qualità dei convenuti e per la tematica affrontata. Conferma della rinascita culturale che Terranova sta proponendo ai propri cittadini, e non solo. Infatti, nell’era dell’innovazione tecnologica senza precedenti, i borghi rurali, ricchi di storia e tradizioni, stanno affrontando la sfida di abbracciare il digitale per valorizzare il passato e proiettarsi verso un futuro sostenibile. L’evento terranovese, ponendosi l’obiettivo di esplorare come l’educazione digitale e l’uso intelligente delle nuove tecnologie possano contribuire alla rinascita dei borghi, rendendoli centri vivaci di cultura, innovazione e sviluppo ha fatto da apripista nel territorio nostrano.

È stata una vera occasione per fornire una piattaforma di scambio di conoscenze e idee, coinvolgendo esperti, accademici, professionisti e stakeholder interessati a promuovere la valorizzazione dei borghi attraverso l’educazione digitale e l’uso strategico delle nuove tecnologie. Dopo i saluti iniziali del sindaco, i convenuti Federica Basile (operation manager), Sonia Barbaro (notaio), Luigia De Seta (finanza agevolata), Lorella Lombardo (giornalista), Aristide Cittadino (project manager), Antonio Lagudi (research enginer), Bruno Cortese (già sindaco del Comune di Santa Severina e componente dell’Associazione Borghi più belli d’Italia) e Salvatore Napolitano (responsabile del Forum del Mediterraneo per il futuro dei giovani) hanno portato la loro personale esperienza in modo accessibile per l’interessato e attento pubblico.

L’evento ha affrontato sia le sfide che le opportunità legate alla trasformazione digitale che bussa alle porte dei borghi. Si è discusso in particolare di come preservare l’identità culturale e sociale, evitando la marginalizzazione nel contesto globale sempre più connesso. Il tutto moderato dalla giornalista Francesca Russo, che ha sapientemente stimolati gli ospiti con opportune e concrete domande ed intervallato gli interventi con acute riflessioni. La cornice dell’evento è stata la struttura del palazzo della storia dell’arte e della cultura, sempre più luogo strategico per la formazione e per l’arricchimento di quanti ne vogliano cogliere le ricchezze proposte. Non c’è dubbio che per poter proseguire spediti verso il futuro è necessario e fondamentale prepararsi.

E queste giornate di formazione si pongono come indispensabili momenti per impostare la rotta verso la direzione giusta. È stato anticipato come, prossimamente, saranno presentate iniziative e programmi educativi che mirano a colmare il divario digitale ed a fornire le competenze necessarie per partecipare attivamente alla società digitale. La formazione, infatti, è la premessa per poter affrontare le sfide tecnologiche che ci attendono tutti. Volenti o no la tecnologia c’è e non si può ignorare, tanto da generare un dubbio se la stessa sia un mezzo da usare o addirittura un ambiente da abitare. E da prudenti cittadini è meglio essere preparati e formati. La doverosa visita alla Chiesa parrocchiale (Santa Maria Assunta e Sant’Elia), vero scrigno d’arte di Terranova ha anticipato il rinfresco offerto dalla Before 1783 a tutti i partecipanti.

La data del 18 agosto si pone come punto di partenza per il progetto in via di definizione che pone l’educazione digitale come tematica centrale. Il TDF (Terranova Digital Fest) rappresenta un’opportunità da cogliere per esplorare come il connubio tra passato e futuro possa dare vita a borghi moderni e prosperi. Questo evento ha certamente ispirato azioni concrete e partenariati che contribuiranno a preservare le radici culturali mentre si abbracciano le innovazioni tecnologiche.

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