Reggio sette punto zero: «Istituire un presidio di vigilanza in via Campi e Possidonea»

«Ai nostri figli e nipoti che ci chiedono se faranno la multa ai poco educati concittadini che parcheggiano le loro auto sui marciapiedi, costringendoli a scendere per la strada e a lasciarsi sfiorare dalle vetture in transito, per quanto tempo ancora non riusciremo a rispondere che per loro non sarà mai così e che devono abituarsi a vedere calpestati i propri diritti di bambini e adolescenti che escono da scuola in una città succube di se stessa e totalmente abbandonata all’anarchia?». A esprimersi in questi termini è il movimento Reggio Sette Punto Zero. «Le loro speranze sono riposte tutte in quei pochi che come noi, combattono tutti i giorni contro l’inciviltà, incuria e la assoluta assenza di vigilanza sul territorio. Oggi, in particolare ma non a caso, ci vogliamo occupare di una zona, che sappiamo non essere l’unica in città, in cui si concentrano quattro complessi scolastici in due sole strade parallele, tutti non muniti di un apposito parcheggio; parliamo di via Reggio Campi e via Possidonea, presso le quali insistono la Scuola Elementare Giovanni Pascoli, la Media Diego Vitrioli, il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci.

Ogni giorno alle ore 8 e successivamente alle 13, si scatena il delirio incontrollato: parcheggi selvaggi e in doppia fila, indiscriminatamente su strisce pedonali e marciapiedi senza che nessuno intervenga non soltanto per dirigere il traffico, ma soprattutto per impedire i disagi enormi che devono affrontare gli alunni e quei genitori che ancora rispettano le regole del codice della strada e del vivere civile. Perchè chi ci rimette in questa nostra Reggio sono proprio quei cittadini che ancora credono nella giustizia e continuano a comportarsi per bene. Sono proprio queste famiglie, che ancora vogliono insegnare ai propri figli come si vive nel resto del mondo ad averci chiesto di intervenire perché il nuovo anno scolastico appena iniziato ha riprodotto la medesima intollerabile situazione degli ultimi recenti anni e non sono disposti ad accettare di buon grado il modus vivendi cui invece ci ha abituato questa amministrazione comunale di sinistra impronta.

I bambini obbligati a strani slalom tra macchine e scooter per attraversare, genitori che inevitabilmente ritardano e non riescono ad arrivare puntuali, con conseguenti scrupoli soprattutto verso i più piccolini. La piazzetta San Marco occupata dagli ambulanti (autorizzati? Speriamo di sì) che vendono ortaggi anche posizionati sulle “zebre” di attraversamento pedonale. I marciapiedi e le strade sono, poi, insopportabilmente sporchi e maleodoranti, invasi dai bidoni dell’immondizia non raccolta, ostacolati da barriere di ogni tipo, da lavori in corso privati senza rispetto delle norme che obbligano a lasciare libero il passaggio dei pedoni sotto le impalcature (mai vista da nessun’ altra parte d’Europa una cosa del genere). Nessun vigile urbano!

E dunque la frutta è servita, la città è sempre più in mano ai furbi e agli arroganti, alla prevaricazione. E come al solito a pagare l’assenza dello Stato, inteso come Istituzioni preposte a garantire i servizi essenziali minimi, che a Reggio mancano ormai da troppo tempo, sono sempre i soggetti più deboli, magari i disabili, gli anziani, i più piccoli e le loro mamme. Loro pagano il dazio di una siffatta scellerata gestione della cosa pubblica, impossibilitati, come sono a condurre in quel quartiere, ma anche nel resto del territorio metropolitano, una vita dignitosa secondo gli standard occudentali. Ma Reggio Sette Punto Zero non ci sta e chiede a gran voce il ripristino della legalità, quella tanto sbandierata dalla sinistra, che però ignora che essa parta proprio dalle piccole cose, dai servizi negati ai cittadini.

E per questo motivo chiediamo che il Comune provveda urgentemente ad istituire un presidio di vigilanza quotidiana in quella zona, ma anche presso altri punti di convergenza di altri istituti cittadini: degli agenti che smistino il traffico e impediscano e sanzionino tutte le infrazioni al codice della strada e soprattutto a quello etico. Non crediamo di stare pretendendo troppo, ma se così fosse davvero, siamo anche pronti ad iniziative volte alla salvaguardia ed alla rivendicazione dei diritti di una comunità che ci chiede un efficace intervento e che non può essere lasciata ancora sola ed inascoltata. I diritti meritano rispetto anche a Reggio».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google