Museo del Mare a Reggio, Barozzi (Cobar): «Voglio collaborare con le imprese reggine e assumere altri lavoratori»

Due le esperienza di Cobar a Reggio Calabria: palazzo Piacentini e il Waterfront. Adesso la ditta pugliese si prepara ad affrontare la più impegnativa delle opere ossia il museo del mare.

Di qualche giorno fa la firma del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione del “Museo del Mare”. A firmarlo, in prefettura a Reggio Calabria, anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha fatto il punto sull’attenzione del governo sulla Calabria. Allo stesso tavolo anche il sindaco ff di Reggio, Paolo Brunetti, Michele Laganà dell’Ance, il prefetto Massimo Mariani e Vito Barozzi amministratore unico di Cobar.

Lo stesso Barozzi, nel suo intervento non ha nascosto l’emozione di fronte alla realizzazione di un opera eredità storica della compianta Zaha Hadid, una struttura che cambierebbe il rapporto col mare per la città di Reggio. Una costruzione a stella visibile dallo Stretto ai naviganti. «Mi sento onorato per la realizzazione un’opera così importante. Con la firma di oggi e le istituzioni al nostro fianco andremo speditamente». Per Laganà: «Momento importante per la prima messa a terra del protocollo sottoscritto nel 2021, che ha un focus in un’opera fondamentale nel nostro contesto cittadino. Un servizio che si può estendere per efficacia anche alle associazioni antiracket».

Le maestranze reggine

Ma non solo, lo stesso Barozzi, in relazione alla maestranze, ha precisato: «Ci sentiamo le istituzioni al fianco. Devo dire che, in occasione della costruzione del Waterfront, ho dovuto portare maestranze da lla Puglia, adesso vorrei assumerle qui e collaborare con imprese reggine per l’esecuzione dei lavori di questa opera che resterà nella storia. Non vedo l’ora di iniziare i lavori».

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