Occupazione suolo pubblico a Reggio, siglato protocollo per un arredo urbano «ordinato e armonioso»

Armonia e ordine, soprattutto rispetto della leggi. Si torna a parlare di occupazione suolo e decoro urbano al Comune di Reggio Calabria con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comune di Reggio Calabria, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, l‘Ordine degli Architetti, riguardante lo “Studio per la regolamentazione dell’occupazione di suolo pubblico per attività di ristorazione all’aperto, finalizzato alla riqualificazione ambientale, urbana e sostenibile del territorio comunale”, stamane a palazzo San Giorgio.

L’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Reggio Calabria Angela Martino afferma: «Un’esigenza che nasce dall’azione di riordino dell’amministrazione comunale avviata rispetto all’occupazione di solo pubblico, è un passaggio che si incastona in un’azione più ampia. Il Comune ha lavorato affiancando le categorie datoriali, per dare un apporto puramente scientifico al tema, di modo da affrontarlo da tutte le sfaccettature e fare in modo che il progetto che proporremo alla comunità, alla città, ai commercianti sia il migliore possibile per la nostra Reggio».

Arredo urbano, le polemiche

E la stessa Martino fa un passo indietro per fare chiarezza sulle polemiche che, nei mesi passati, hanno acceso il dibattito. «Vorremmo arrivare a una decisione più partecipata possibile. È nuova scelta di bellezza che vogliamo vedere nelle vie cittadine. La delibera del 2017 si è rivelata per alcuni aspetti carenti, va implementata alla luce delle richieste che ci sono. L’utilizzo delicato si spazi esterni che va normato, perchè si tratta di strutture che hanno un forte urbanistico».

Martino rassicura gli esercenti: «Nonostante le polemiche l’Amministrazione ha scelto di proseguire e ha lasciato, e lascerà, i tempi di adeguamento agli esercenti perchè comprendiamo gli sforzi economici fatti in questi anni. Alla fine dovremo chiudere il cerchio di fronte a decisioni di buon senso».

Il presidente dell’Ordine degli Architetti Ilario Tassone: «Quello dell’ordine degli architetti all’interno de protocollo d’intesa è un apporto fondamentale perché ci lavoreranno architetti che hanno nella propria ha indole quello di guardare il futuro della città. L’obiettivo è quello di dare delle soluzioni di dare un contributo scientifico che sia capace di andare oltre il quotidiano e immaginare come può essere la città vissuta nel futuro e dare anche un taglio che sia compatibile con la bellezza della città di Reggio. Ad oggi se ci facciamo caso si va in ordine sparso, ognuno fa sostanzialmente quello che vuole. L’idea è dare un ordine, una gerarchia di individuare e una una sorta di linea guida che possa in qualche modo indirizzare per far trovare alla città la bellezza di cui ha bisogno».

Il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia Fabrizio Sudano: «Stiamo seguendo la linea di molti comuni italiani. Abbiamo accolto da subito l’invito del Comune anche perchè è d’intesa con l’Ordine degli Architetti con cui lavoriamo giornalmente e si sta pensando a questo protocollo per migliorare, integrare il documento del 2017 che dava già delle regole ben precise sull’arredo urbano relativo alla ristorazione. Fondamentale sarà il coinvolgimento delle imprese per arrivare a situazione condivisa».

Infine, il delegato comunale all’arredo pubblico e al verde Massimo merenda: «È doveroso aumentare l’offerta perchè gli esercenti possano lavorare nel modo migliore. Chiudiamo dando l’esempio con una buona pratica».

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