CA…LCI NOSTRI | Pari con reazione tardiva, in stile Porto di Gioia, per garantire l’equa competizione di Gravina

Che non sarebbe stato facile lo sapevamo dall’inizio, certo dopo tre vittorie consecutive, ad Acireale, ci ha anche detto un bel po’ di sfiga. Dopo un primo tempo imbarazzante come la reazione a tempo scaduto di partiti e sindacati a seguito della normativa europea – che gli stessi partiti hanno votato – che rischia di mettere in ginocchio il porto di Gioia Tauro, la Reggina ci ha provato almeno nella ripresa.
È inciampata su un campo inadeguato e su una serie di nostri svarioni davanti al portierino avversario che la Gialappa’s ci avrebbe fatto una clip di vai col liscio. Una mano lì davanti serve, inutile girarci attorno, ma ce lo ricordiamo tutti che la stagione scorsa, mentre sognavamo la serie A, come bomber avevamo un ragazzino di belle speranze che di mestiere giocava a centrocampo.

Se con la Gioiese, ad unire le due tifoserie erano stati i cori di “saluto” a Saladini, con quelli di Acireale il punto d’incontro è stato costruito sul comune “apprezzamento” verso Messina e la sua curva. Parabole asimmetriche di immagini che riportano ai ricci di Modica e alle sgroppate di Larosa. Altri tempi, altri interpreti, altre categorie.

Dopo la nuclearizzazione della Reggina – vero e solo male del calcio italiano, meritevole di tutto il male del mondo – prosegue la marcia trionfale del presidente federale Gravina sul cammino dell’equa competizione che, nel giro di una manciata di settimane, lo ha portato a incassare, nell’ordine: le dimissioni del Mancio scappato ad allenare una nazionale dal curriculum improponibile, la disarmante figura rimediata dagli azzurri a Wembley, e lo scandalo delle milionarie puntate illegali di una manciata di ragazzini abbandonati al loro destino e poi gettati nella fossa dei reietti. Schizzi che, almeno finora, non hanno toccato la serie D.

Domenica si torna in campo e poi di nuovo mercoledì, e poi ancora domenica. Il tempo per recuperare il terreno perduto c’è, non buttiamoci a mare. Mica vinceranno sempre gli altri. (barney p.)

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google