Ieri, a Reggio Calabria, in occasione del Giorno dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze Armate, il maresciallo capo dei carabinieri Salvatore Benedetto Carrabotta, è stato insignito della prestigiosa onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, concessagli concessa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri. L’Ordine al merito della Repubblica Italiana (Omri) è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.
Il maresciallo capo Carrabotta, comandante della Stazione dei carabinieri di Molochio, originario di San Fratello, in provincia di Messina, ha acquisito nel corso della sua lunga carriera numerosi meriti di servizio e, sia la scala gerarchica che l’autorità giudiziaria, ne hanno riconosciuto l’impegno, la professionalità e i risultati conseguiti nella lotta al contrasto della criminalità, attribuendogli negli anni numerosi encomi. Il maresciallo capo Carrabotta, inoltre, si è sempre mostrato ligio al dovere non mancando di dare il suo contributo anche in attività svolte ai fini sociali, filantropici e umanitari.
Siciliano, ma ormai calabrese d’adozione, il maresciallo capo Carrabotta, da oltre 25 anni svolge servizio nella provincia di Reggio Calabria. Arruolatosi nel 1997, ha frequentato il 107° corso formativo per carabinieri effettivi alla Scuola allievi carabinieri di Campobasso. Dopo quasi 15 anni di servizio prima alla Stazione e poi alla Compagnia carabinieri di Gioia Tauro, nel 2013 ha vinto il concorso interno, per titoli ed esami, che lo ha portato a essere ammesso all’11° corso annuale (2013- 2014) di 210 allievi marescialli del ruolo Ispettori dell’Arma dei carabinieri. Nell’agosto del 2014 è stato nominato maresciallo e a settembre è stato trasferito, quale vicecomandante, alla Stazione carabinieri di Molochio. Dal 2016 ne è diventato il comandante e ha avuto modo di mettere in risalto le proprie capacità professionali in numerose operazioni di servizio, che lo hanno portato a essere apprezzato non solo dai cittadini ma anche dai più alti vertici dell’Arma.
Solo diverse le operazioni che lo hanno visto protagonista in questi anni: nel 2015 ha partecipato e contribuito all’arresto del latitante Natale Trimboli a Platì; nel 2016 a quello di Ernesto Fazzalari, secondo latitante più pericoloso d’Europa; nel 2018 ha effettuato due arresti per estorsione aggravata; nel 2020 si è prodigato nelle ricerche svolte in Aspromonte, che hanno permesso di ritrovare un uomo disperso; nel 2021 ha tratto in arresto due persone scoperte in flagranza mentre erano intente a coltivare oltre 100 piante di marijuana in una zona montana; dal 2019 al 2022 ha offerto il proprio contributo al contrasto del fenomeno dei bovini vaganti, le cosiddette “vacche sacre”, espletando numerosi controlli e sanzioni alle aziende sul territorio aspromontano e partecipando alla cattura di numerosi bovini; lo scorso luglio infine, è stato risolutivo il suo intervento nel trarre in salvo un’anziana donna, bloccata nella sua abitazione da un incendio.
In oltre 25 anni di carriera, sono diverse le onorificenze e benemerenze ottenute dal maresciallo capo Carrabotta: Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ramo di Napoli; medaglia di bronzo “Einsatzmedaille Hochwasser” dello Stato di Brandeburgo; medaglia d’argento giubilare “Militantis Ecclesiae” del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ramo di Madrid; Nastrino di merito Covid-19, per i servizi offerti durante la pandemia; Croce d’argento per anzianità di servizio militare (16 anni) e Croce d’oro per anzianità di servizio militare (25 anni).