mercoledì,Maggio 22 2024

Reggio, al “Radice Alighieri” il cambiamento parte dalle donne

L'iniziativa nasce con l'obiettivo di avvicinare gli studenti di ogni provenienza sociale alle discipline matematiche e scientifiche e artistiche

Reggio, al “Radice Alighieri” il cambiamento parte dalle donne

Un importante convegno dal titolo “STEAM, il cambiamento parte dalle donne” si è tenuto presso la scuola primaria dell’IC “Radice Alighieri” di Catona. STEAM,  acronimo di Science Technology Engineering Art Mathematics, è un metodo di apprendimento interdisciplinare sviluppato dal 2000 negli Stati Uniti con l’obiettivo di avvicinare gli studenti di ogni provenienza sociale alle discipline matematiche e scientifiche e artistiche.

Ad aprire i lavori, il video animato realizzato dagli alunni della IA della scuola secondaria di I grado che hanno immaginato un dialogo tra le più grandi scienziate del passato. Ultimata la visione, la Dirigente scolastica, Simona Sapone, ha dato il benvenuto alle ospiti , ribadendo l’importanza dell’incontro.

Ad avviare i lavori, Giuseppina Barletta, associata di Analisi II presso l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria che ha raccontato la sua esperienza e le motivazioni che l’hanno spinta ad intraprendere un percorso di studi prevalentemente maschile. La determinazione l’impegno e la curiosità hanno consentito alla docente di avere numerose  soddisfazioni sia dal punto di vista umano che lavorativo, superando brillantemente le difficoltà che si sono frapposte sul suo cammino.

La parola è poi passata a Francesca Giuffrè, agronoma, già Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Reggio Calabria e docente presso un istituto di istruzione secondaria di secondo grado. La prof ha sviluppato il suo intervento, puntando sul dialogo con gli alunni, chiedendo  quali siano i loro sogni, le loro aspirazioni. La Giuffrè, ha evidenziato  come ancora ci siano degli ambiti professionali che faticano ad accettare la figura femminile e come ci siano atteggiamenti ostili da parte di alcuni uomini. Il messaggio, lanciato ai ragazzi è di essere tenaci ed avere tanta fiducia in loro stessi e nelle proprie capacità.

Francesca Ronco, già dirigente Onco –  Ematologia Pediatrica del GOM di Reggio Calabria, ha narrato le vicende della sua vita, affascinante, ricca di soddisfazioni e accompagnata da tanto sacrificio e tenacia. Figlia della rivoluzione del ‘68, ha fatto suoi i principi che hanno spinto tanti giovani a ribellarsi alla società del tempo. Infine, ha posto l’accento sull’importanza di lavorare in team, occasione speciale per valorizzare le peculiarità di ognuno.  

L’Ingegnere Ermenegilda Tripodi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è soffermata sulla formazione e sulla capacità di andare oltre i pregiudizi ed i limiti imposti dalla società. Maria Grazia Chirico, ideatrice del recupero di Borgo Croce, ha relazionato su come si possa rimanere nella propria terra, valorizzandola attraverso azioni di ricettività diffusa.

Ha concluso il convegno Consuelo Nava, coordinatrice del corso di laurea in Architettura Magistrale e vicedirettrice d ArTE presso l’Università “Mediterranea”, la quale ha sottolineato l’importanza di sconfiggere definitivamente la cultura del patriarcato ancora troppo presente nella nostra società; evidenziato come il potere sia percepito in modo diverso dalle donne e dagli uomini, nel senso che le donne lo intendono come opportunità di crescita personale e collettiva, mentre gli uomini lo interpretano soltanto come forma di potere.

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