«Quel Postamat è vecchio e mal funzionante», a Brancaleone una petizione per chiederne la sostituzione

A Brancaleone, centro a cavallo tra la Locride e l’area grecanica, c’è bisogno urgente di un Postamat, il bancomat di Poste Italiane. A chiederlo a gran voce sono cittadini e associazioni che negli ultimi giorni hanno avviato una petizione per chiedere la sostituzione dell’attuale apparecchio, ormai vetusto e non più adeguato agli standard tecnologici moderni, un giorno fuori servizio e l’altro pure. La filiale dell’ufficio postale di Brancaleone più volte ha formulato la richiesta ai vertici aziendali senza ottenere risultati. E a farsi portavoce delle istanze della popolazione e non solo è stato il presidente della Pro Loco Carmine Verduci.

«Tale richiesta è stata legittimata da valide motivazioni – ha spiegato – lo sportello attuale presenta infatti grosse criticità sotto l’aspetto prettamente funzionale, in quanto l’operatività dello stesso non è adeguata agli standard tecnologici attuali. Pertanto provoca il disagio all’intera comunità e a comunità limitrofe che utilizzano lo sportello. Quello che chiediamo è l’installazione di un nuovo sportello Atm che garantisca un servizio adeguato e altamente qualitativo, affinché consenta le normali operazioni di circostanza».

Ad aver sottoscritto la petizione anche l’amministrazione comunale e diverse associazioni del territorio e attività commerciali. «Abbiam allestito molti i punti di raccolta firme in paese – ha proseguito Verduci – la petizione sarà anche sostenuta dai nostri volontari del Servizio Civile Universale e Digitale attualmente attivi presso la sede che si sono resi partecipi nello strutturare questa petizione che sarà invita entro due mesi alla sede Centrale di Poste Italiane a Roma, alla Sede Centrale di Reggio Calabria e alla Filiale di Brancaleone. Con la speranza che anche Brancaleone possa godere di un servizio essenziale come un Postamat adeguato agli standard nazionali, dal momento che raccoglie non solo l’utenza dei paesi limitrofi, ma che come città a forte vocazione turistica non può più tollerare disagi come quelli che si verificano quotidianamente».