domenica,Giugno 16 2024

Piano strutturale comunale, domenica a Polistena un’assemblea pubblica

Il sindaco Tripodi: «Crediamo che ogni processo nuovo richieda la partecipazione del popolo e la condivisione delle scelte»

Piano strutturale comunale, domenica a Polistena un’assemblea pubblica

L’Amministrazione Comunale di Polistena promuove per domenica 17 marzo alle ore 10 un’assemblea pubblica con il seguente slogan: “Si all’unità, no alle fusioni. Per uno sviluppo costruito sull’unità territoriale e la condivisione delle scelte”.

Il riferimento voluto dal sindaco e dall’Amministrazione Comunale è alla necessità di attuare la visione strategica di sviluppo del Piano Strutturale Comunale, unico strumento urbanistico vigente nel comprensorio territoriale, senza troppe fughe in avanti.

«Questo territorio – ha dichiarato il sindaco Michele Tripodi – deve svilupparsi in modo unitario perché alcuni comuni sono già “conurbati” di fatto. Altra cosa è pensare di cancellare l’identità, la storia, le tradizioni che accompagnano ciascun toponimo e denominazione comunale. Polistena è un nome associato alla parte migliore della Calabria che ancora può essere speso al di fuori dei propri confini».

«Polistena è un esempio, un punto di riferimento, sociale, civile, economico, religioso nonchè di buona amministrazione resa al servizio dei cittadini residenti e di una popolazione più ampia che frequenta, lavora, opera, studia e vive abitualmente la nostra città senza dimorarvi stabilmente».

«Il lavoro urbanistico compiuto dall’Amministrazione Comunale in questi ultimi anni ha permesso di costruire la visione e sintetizzare nel PSC risposte ben precise da dare alla popolazione entro i prossimi vent’anni con interventi edilizi e commerciali, opere pubbliche e private, processi ambientali e culturali in aderenza alla strategia di sviluppo indicata».

Il Sindaco ha concluso: «Domenica mattina al Salone delle Feste ogni cittadino potrà partecipare e intervenire al dibattito poiché, a differenza di altri, noi crediamo che ogni processo nuovo richieda la partecipazione del popolo e la condivisione delle scelte».

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