venerdì,Maggio 17 2024

Ponte sullo Stretto, il fronte comune, l’esposto senza ipotesi di reato e una lettera indirizzata a Mattarella

Presentate oggi pomeriggio le motivazioni che hanno spinto i contrari alla megastruttura a rivolgersi alla Procura. L’invito di Caminiti al Consiglio aperto di domani. Bulsei: «Vogliamo dialogare con le istituzioni»

Ponte sullo Stretto, il fronte comune, l’esposto senza ipotesi di reato e una lettera indirizzata a Mattarella

L’aria sul Lungomare Cenide è piuttosto frizzante. All’altezza del civico 40 la vista è e rimane unica, per ora. Il vento fischia forte, in un concerto con il gorgoglio delle correnti che attraversano lo Stretto. Dall’altra parte, ad un tiro di schioppo, si vedono le case della sponda siciliana. Sembra quasi di poterle toccare.

Proprio a quel civico è in corso una conferenza stampa per presentare a grandi linee il contenuto dell’esposto consegnato al procuratore Giovanni Bombardieri dall’avvocato Maria Grazia Fedele e dai coordinatori del comitato “Ti tengo Stretto” contro gli espropri, Rossella BulseiGiuseppe Fedele e Vincenzo Musolino che è anche segretario della locale sezione del Partito democratico.

La presentazione d’altra parte non arriva in un giorno a caso, visto che proprio questa mattina sono stati aperti gli uffici della società Stretto di Messina per il disbrigo delle pratiche degli espropri. Senza dimenticare che proprio qualche giorno fa, il sindaco Giusy Caminiti ha sciolto definitivamente le riserve schierando l’amministrazione comunale dalla parte di chi questo Ponte non lo vuole proprio.

Non è un caso allora, neanche che a Villa San Giovanni il fronte del “no” alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, abbia ingrossato le sue fila e adesso cominci a gonfiare il petto.

Musolino (Pd): «Unità d’intenti ormai acclarata»

«Questa cosa è molto importante – dice soddisfatto Enzo Musolino -. Il sindaco Caminiti, l’amministrazione comunale, ha rotto gli indugi si è messa chiaramente alla testa di tutta la comunità che non è una comunità “no Ponte”, ma una comunità che vuole tutelare il proprio territorio, respirare aria pulita, camminare e viaggiare su vie e su una viabilità comunale decente, non essere la città sotto il ponte». Il segretario dem parla di «unione di intenti ormai acclarata», fra amministrazione, Partito Democratico, gli altri partiti e movimenti ambientalisti presenti sul territorio e il comitato “Ti tengo stretto”. «E’ tutto legato anche con le iniziative della sponda messinese – rimarca Musolino – e questo fa sì che si possa realizzare finalmente un’azione comune e corale, anche di piazza, che riesca a mettere un freno all’accelerazione salviniana».

L’arrivo in sala del primo cittadino Giusy Caminiti fa affiorare mille sorrisi tra i presenti. Lei lo sa, e non ha tradito le attese del Comitato, convinta com’è di stare continuando in quel percorso di «amministrazione condivisa» lanciato sin dal suo insediamento sul tema delle grandi opere, e a maggior ragione sull’opera delle opere che è il Ponte. «Non c’è stata mai una sola occasione in cui abbiamo, chiaramente invitati, negato la nostra presenza – dice Caminiti -. Siamo stati in tutte le assemblee organizzate da chi osteggia la realizzazione di quest’opera, dall’assemblea “No Ponte” a “Ti tengo stretto”, ma siamo stati anche da chi quest’opera la sostiene, proprio perché volevamo avere un atteggiamento di confronto totale rispetto alla città e alle richieste dei cittadini». Ecco quindi che il Consiglio comunale aperto di domani, 12 aprile, si configura come la conclusione di un percorso in cui, rimarca Caminiti, «abbiamo chiesto a tutti di proporre osservazioni, obiezioni, all’amministrazione comunale, perché le faccia proprie». La strada però è ormai tracciata: «è chiaro che arriveremo al consiglio comunale con una posizione assunta all’interno della Commissione territorio, allargata ai tecnici esterni che sono stati da me nominati con un decreto sindacale, e lo faremo volendo deliberare, alla fine dello stesso Consiglio aperto, una posizione che sia quella della città di Villa San Giovanni».

Caminiti però insiste e punta alla massima partecipazione. «Abbiamo invitato tutti, chi è per il sì e chi per il no, ad essere presente, perché siamo convinti che tutti alla fine siamo per una cosa sola: per difendere il territorio di Villa San Giovanni rispetto ad un’opera indefinita anche progettualmente e siamo per tutelare diritti dei nostri cittadini. lo abbiamo detto più volte non c’è una posizione ideologica rispetto all’opera Ponte c’è stata una posizione di valutazione tecnico-scientifica del progetto rispetto alla valutazione di impatto ambientale e la conferenza istruttoria del Via e le cui osservazioni devono essere depositate entro sabato 13 aprile e poi chiaramente rispetto alla conferenza istruttoria del Mit cui parteciperemo personalmente il 16 aprile».

«È molto importante il ruolo del Comune – incalza ancora il dem Musolino -, perché gli atti amministrativi che ancora oggi possono essere presi sul tema Ponte in Consiglio comunale, riusciranno sicuramente a produrre degli effetti, perché proprio adesso il Ponte sta crollando sotto le bugie degli stessi esponenti, di coloro che hanno di fatto creato questo nuovo mito nefasto ereditandolo da Berlusconi». Per il segretario cittadino del Pd d’altra parte è ancora possibile realizzare un’azione importante a favore della comunità villese e del territorio: «Ecco perché come Pd siamo andati anche a Messina a parlare con l’ammiraglio Ranieri dell’Autorità di sistema dello Stretto perché come cittadini villesi abbiamo chiesto all’ammiraglio ci aiuti a parlare della vera infrastruttura necessaria per lo Stretto che è il porto a sud di Villa che riuscirà a liberare la città dall’inquinamento e a dare una mobilità di traghettamento nello Stretto veramente nuova e moderna, con navi finalmente green».

La pasionaria Bulsei e la lettera a Mattarella

Della presenza del sindaco si è felicitata anche la pasionaria Rossella Bulsei, anima del Comitato “Ti tengo Stretto” che in queste ultime settimane ha visto germogliare il seme della sua personale indignazione. «Non mi aspettavo tutto questo. In realtà io sono andata a Messina da privata cittadina, esattamente come all’assemblea che è stata convocata dal sindaco. Mi sono alzata per esporre semplicemente le mie preoccupazioni e le mie ansie. Non immaginavo che da questi semplicissimi interventi sarebbe poi scaturita una presa di coscienza dell’opinione pubblica, sicuramente questo mi rende felice, sarò sempre grata agli amici di Messina che mi hanno accolta che mi hanno adottato e mi hanno chiarito anche tante idee. Ritengo che comunque sia una risposta importante questa che viene da Villa San Giovanni, perché la società civile e la cittadinanza attiva adesso cominciano a far valere le proprie ragioni, e questo è sicuramente un dato positivo di cui essere orgogliosi».

Per lei l’aver prodotto un esposto alla Procura della Repubblica rientra proprio in quella che la stessa definisce “cittadinanza attiva”. «È giusto che i cittadini si rivolgano alle istituzioni con fiducia e chiaramente io, poiché ho percepito direttamente a livello personale delle cose, ho ritenuto di rivolgermi al capo dello Stato. Quindi sicuramente questo dà l’identità del comitato “Ti tengo stretto”, un comitato che è dalla parte delle istituzioni e che dialoga con le istituzioni».

Una lunga lettera che Bulsei legge alla platea accorsa all’incontro: «Al Presidente della Repubblica mi sono rivolta prima di tutto come garante della Costituzione che io amo sempre definire come una delle costituzioni più belle del mondo occidentale. Una Costituzione che pone l’attenzione sull’uguaglianza di tutti i cittadini, cosa che in questo momento io non vedo realizzata, perché i cittadini di Villa San Giovanni, di Messina di tutti i comuni che sono interessati al ponte stranamente sembrano essere dei cittadini di Serie B o meglio dei cittadini incomodi che devono lasciare uno spazio libero per qualcosa di più grande».

L’esposto: «Non ci sono fattispecie di reato»

Tornando all’esposto, illustrato dall’avvocato Fedele, non c’è dubbio che abbia preso spunto da quello presentato alla Procura di Roma da Schlein, Frantoianni e Bonelli, chiaramente integrandolo con degli aspetti più legati al territorio calabrese e aggiungendo, alle note contenute nell’esposto romano, le novità che si sono aggiunte nel corso dell’avanzamento dell’iter sulla questione Ponte.

«Non ci sono state delle valutazioni giuridiche, né indicate fattispecie di reato – precisa ancora Musolino – perché non è una cosa che compete agli esponenti. Noi ci siamo limitati a fare una cronistoria dei fatti accaduti, degli atti amministrativi posti in essere, delle iniziative della società Stretto di Messina, del ministero e di WeBild. Alla fine solo leggendo questa storia a noi è salita un’inquietudine profonda, e questa inquietudine abbiamo voluto trasmettere alla Procura della Repubblica. Una inquietudine quindi che emerge solo leggendo i fatti che sono capitati da un anno a questa parte, dall’accelerazione salviniana fino all’inizio della procedura degli espropri. Alla Procura della Repubblica, quindi, enucleando questi fatti, chiediamo: ma questa inquietudine è soltanto dei cittadini villesi e messinesi o c’è qualcosa di più? Chiediamo quindi alla Procura di tutelare il territorio per eventualmente verificare l’emergenza di fattispecie di natura penale».

top