lunedì,Aprile 29 2024

Gioia Tauro, l’associazione Kairos tira le somme del “Pomeriggio culturale in musica”

Una serata all'insegna della poesia, della narrazione e del bel canto

Gioia Tauro, l’associazione Kairos tira le somme del “Pomeriggio culturale in musica”

«Bisogna riconoscere che anche questa volta, così come sempre, la nostra signora presidente Kairos ha colto nel segno nell’organizzare e concretizzare una splendida e interessante iniziativa “Pomeriggio culturale in musica“, con una massima che ha recitato all’inizio dei lavori consegnata da George Gershwin, compositore pianista e direttore d’orchestra americano». È quanto sostengono i soci dell’associazione Kairos di Gioia Tauro. «La musica – continuano – evoca ricordi e questi a loro volta generano emozioni e ieri sera di emozioni gli spettatori della serata in musica ne hanno fatto il pieno, riconoscendo con applausi scroscianti, il talento della nostra socia Maria Francesca che con eleganza, stile, passione ha suonato con “non chalance” brani musicali della tradizione napoletana e brani di compositori che hanno segnato la storia della musica classica come Mozart, Chopin, Beethoven.

Una fusione tra musica leggera e musica impegnata che ha reso lieve, leggera, eterea e sognante, emozionante lo scorrere della serata allietata dalla voce potente e vibrante di un giovane tenore Domenico Perri che ha evidenziato il suo talento, cimentandosi, accompagnato dalla nostra pianista Maria Francesca, nel bel canto di canzoni leggere e di canzoni impegnative. La serata aperta dalla signora Marvasi, “il re Mida“ della nostra associazione, che trasforma in successo tutto ciò che organizza a livello della sollecitazione e della propagazione della cultura, travalicando i confini della nostra comunità, ha visto gli spettatori applaudire il saluto del sindaco della città, capitano Aldo Alessio che è stato rappresentato egregiamente dal pensiero della nostra socia Angela Napoli, che da definito il nostro Aldo come “un politico che ha sempre preferito sentire la bellezza del fresco profumo di libertà, rifiutando il puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità“.

Il nostro sindaco con un intervento stringato, non ampolloso, com’è suo costume, ha manifestato apprezzamento per la nostra associazione per il ruolo di primo piano che la Kairos, la nostra presidente, ha svolto nel tentativo di acculturare un popolo, quello gioiese, che certamente manifesta in ogni comportamento sociale indifferenza verso i temi culturali. Il capitano Alessio che ha governato con specchiata e cristallina moralità la nostra città in periodi difficili sia sotto il profilo sociale (fenomeno mafioso in piena espansione) ed economico (crisi e finanziaria e default ciclico del bilancio comunale) con molta umiltà e sincerità ha lamentato la incompetenza di una classe di funzionari che certamente rendono vani i tentativi e la buona volontà operativa degli amministratori comunali e ha lasciato ai suoi successori, qualunque sia la loro appartenenza politica, un testamento di buona amministrazione, di impegno costante e passionale e di puntare su collaboratori capaci e non scelti tra le conventicole dei partiti.

Un coro un’anime di applausi ha provocato la decisione sindaco di abbandonare lo scranno di palazzo Sant’Ippolito. La serata ha visto l’intervento dell’onorevole Napoli che dopo avere presentato la storia professionale della nostra Maria Francesca, pianista che ha calcato anche la scena internazionale, ha iniziato il rosario degli intervalli dedicati alla poesia di autori calabresi. Napoli con la sua dolce vocina ha declamato una poesia di Repaci che parla di “Dio che avendo per le mani 15.000 km quadrati di argilla verde con riflessi viola promise a se stesso di potere modellare con vigore creativo un capolavoro di paese: la nostra Calabria, modellando paesi, paesaggi che oggi rappresentano i capolavori del nostro territorio. A Reggio diede il Bergamotto, a Bagnara i pergolati, a Palmi il fico, a Gioia Tauro l’olio e a tanti altri paesi calabresi diede le meraviglie e le caratteristiche che oggi ammiriamo. Gli intervalli musicali hanno apprezzato altra poesia di Repaci dedicata alla nostra Calabria declamata con voce suadente dall’avv. Carmelita Bruniani.

La serata che continua in un clima sereno e appagante e sognante che affascina tutti i partecipanti accoglie con gioia i versi del nostro poeta Antonio Orso declamati dalla insegnante Trapasso che puntano sulla Calabria e sulle sue caratteristiche e da Pasquale Longordo, che con grande pathos e coinvolgimento emotivo declama la poesia “Il mare di Gioia“ che nei versi compendia la storia della nostra città, descrivendo magistralmente il mare nelle varie stagioni e tutto ciò che ruota intorno al mare che appare un lago immenso o una lastra di vetro di Murano; un mare che (mugghia) borbotta e parla quando il maestrale scuote il palmizio del lungomare e quando le onde si infrangono sul pontile. Il nostro mare che ha visto invasioni saracene; il nostro mare che ha favorito commerci attivi con la marineria Gioiese; il nostro mare che oggi fa sognare i nostri giovani per un futuro migliore, grazie all’allocamento di un grande porto che ha dato speranza ai giovani.

Per finire la serata degli intermezzi ha visto duettare in maniera convincente il nostro sempreverde Totò Castellano e Rosa Maria Sciarrone nel racconto recitativo de “La leggenda di Donna Canfora”, gran fimmina d’anuri“ che ha rifiutato onori, ricchezze offerte dal capo dei saraceni che la deteneva a bordo della sua nave, una galea. “Dicendo a Dragut; l’oru, a reggia e i serbi tenitilli tu perché io ho i miei tesori che sono la mia vita: a racina, i tramonti i Ravacchiusu e petriniri e voghhio mi moru che venire con te”. Così dicendo “a mari da varca si iettau”. La serata si conclude con un appello della nostra presidente che, scesa dal podio, in mezzo agli spettatori, ha lanciato un appello alla associazione e a tutte le altre comunità presenti e ai futuri sindaci di intensificare l’opera di avvicinare i giovani alla cultura e alle nostre tradizioni che possono fornire prospettive di un vivere civile e dignitoso».

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