Avis Calabria in Svizzera per fondare nel 1965 la sede a Basilea con la contessa reggina Evelina Plutino Giuffrè

«Da avisino e calabrese, con grande emozione porgo un saluto in occasione di questa assemblea regionale che riunisce coloro che donano il sangue. Coloro si fanno prossimo in questa che è anche la mia terra. È un piacere per me essere in mezzo a voi, in mezzo a noi. Sono emigrato in Svizzera, doppio passaporto ma il mio cuore resta calabrese». Cosi Antonio Virelli, originario di Lamezia ed emigrato in Svizzera, rappresentante di Avis Svizzera nel Consiglio nazionale dell’associazione Volontari Italiani del Sangue.

Una presenza significativa a Vibo Valentia della sezione regionale fondata da emigrati italiani in Svizzera, anche in occasione della 53^ assemblea regionale Avis Calabria dal titolo “La scelta che riunisce: donatori in rete per la donazione universale”. Richiamati gli albori della storia dell’Avis in questa regione. Una storia iniziata a Reggio Calabria nel marzo del 1954, esattamente 70 anni fa, grazie all’impulso della contessa Evelina Plutino Giuffrè, alla cui memoria è intitolata la sezione comunale Avis di Reggio Calabria.

Reggio e la Calabria quel giorno a Basilea

Dal tavolo dei relatori con il presidente Avis Regionale Avis Calabria, Franco Rizzuti, anche il tesoriere di Avis nazionale, Mimmo Nisticò, reggino. È stati lui a ricordare il legame saldato quasi sessant’anni fa tra Avis Calabria e Avis Svizzera. Furono, infatti, presenti a Basilea nel 1965 la reggina e fondatrice dell’Avis di Reggio Calabria, la contessa Evelina Plutino Giuffrè, e il reggino Domenico Comi.

«Il 5 dicembre 1965 a Basilea, il dottor Formentano, il dottor Carminati, l’avvocato Biressi e il cavaliere Carrara presentarono lo Statuto all’assemblea dei soci. Il documento fu discusso a lungo e con particolare competenza. Erano presenti, giunti dall’Italia per partecipare alla riunione a Pratteln, insieme a un folto gruppo di emigranti meridionali, anche due autorevoli reggini. La contessa Evelina Plutino, consigliera nazionale e presidente provinciale dell’Avis di Reggio Calabria, e il professore Domenico Comi, vicepresidente dell’Avis di Reggio Calabria. Dunque, la nostra illustre fondatrice e il nostro lungimirante maestro, rispettivamente Evelina Plutino Giuffrè e Domenico Comi, da Reggio Calabria furono tra i rappresentanti nazionali che segnarono anche l’inizio della storia dell’Avis in Svizzera. Una testimonianza di quanto la voglia di solidarietà abbia animato, sempre e in ogni luogo, l’agire di noi calabresi». Tra le 22 Avis Regionali (in Trentino Alto Adige sono presenti 2 sedi) c’è, infatti, anche la sede in Svizzera, fondata da emigranti italiani negli anni ’60.

L’Avis e i 70 anni storia a Reggio Calabria

Sono trascorsi 70 anni da quel 23 marzo 1954, quando veniva fondata a Reggio la prima Avis della Calabria. L’associazione è oggi presente in tutte e cinque le province, pulsa ancora la solidarietà di chi dona il sangue a Reggio e in Calabria. Un cammino di solidarietà e gratuità che dalla donazione braccio a braccio, passando per la donazione nei flaconi di vetro, ormai ha raggiunto altissimi standard di sicurezza per chi dona e per chi riceve. I macchinari, ormai, sono assolutamente all’avanguardia in grado anche di consentire anche la donazione di soli elementi come le piastrine o il plasma.

Nel 1954 fu la contessa Evelina Plutino Giuffrè, prima vicepresidente donna dell’Avis nazionale accanto al fondatore Vittorio Formentano insieme alla baronessa Anna Bellinvia Donato a fondare l’Avis a Reggio Calabria. L’opera di radicamento sul territorio è proseguita grazie a presidenti e dirigenti illuminati come Enzo Romeo, Paolo Marcianò e Gaetano Calipari. Al professore Domenico Comi si deve l’avvio del prezioso rapporto con la scuola, interlocutrice per eccellenza per la promozione della cultura della donazione e della gratuità tra le nuove generazioni. È il cammino continua, segnando oggi a Vibo Valentia, in occasione della 53^ assemblea regionale, un altro tassello di questa bella storia.

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