sabato,Maggio 11 2024

Caulonia, eremita “sfrattato” dal convento che deve essere restaurato: appello social per trovare una casa a Frèdèric

L’eremo di Sant’Ilarione sarà sottoposto a lavori di miglioramento sismico. L’archeologo Cuteri: «Vuole continuare a vivere in questi luoghi»

Caulonia, eremita “sfrattato” dal convento che deve essere restaurato: appello social per trovare una casa a Frèdèric

Da oltre 20 anni vive in una “Solitudine ospitale” (come recita il titolo di un suo libro) all’antico monastero di Sant’Ilarione di Caulonia, all’uscita dalle gole dell’Allaro, nella Locride. A breve grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il vecchio convento sarà sottoposto ad interventi di miglioramento sismico, per un importo poco inferiore ai 5 milioni di euro. Così Padre Frederic Vermorel sarà costretto a lasciare senza più farci ritorno quel luogo a lui tanto caro, dove nel 2003 è stato consacrato eremita diocesano dall’allora vescovo di Locri Giancarlo Maria Bregantini.

A farsi portavoce delle sue esigenze in questi giorni è stato l’archeologo e ricercatore Francesco Cuteri, che sui social ha lanciato un appello diventato virale per trovare una nuova “casa” all’amico eremita. «Frederic – racconta – sente il bisogno di continuare a vivere in questi luoghi, nelle terre di quella che un tempo era chiamata Castelvetere e che oggi si chiama Caulonia. Il suo sogno, che condivido, sarebbe quello di trovare una casetta in campagna nella zona di San Nicola o di Calatrìa, in modo da attrezzarla per poterci vivere con decoro e continuare a praticare l’accoglienza».

Ma si accettano anche altre proposte “eremitiche”. «A dire il vero – prosegue Cuteri – servirebbe anche uno spazio dove mettere in deposito “temporaneo” le cose che si trovano nell’eremo e che dovranno essere necessariamente tolte per via dei lavori che si andranno a fare: letti, mobili, oggetti vari. Ho ancora negli occhi le festa che si fece all’eremo quando l’eremita prese i voti, tanti anni fa, e quella gioia porterò sempre nel cuore. Ed ho anche in mente le parole di monsignor Bregantini quando disse al commosso eremita: “Tu darai una mano alla Chiesa e la Chiesa ti terrà sempre per mano“».

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